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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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I commenti sono ovviamente graditi. Per leggerli cliccate sul titolo dell'articolo(post) di vostro interesse. Per scrivere(postare,pubblicare) un commento relativo all'articolo cliccate sulla voce commenti in calce al medesimo. Per un messaggio generico o un saluto al volo firmate il libro degli ospiti (guest book) dove sarete benvenuti.

sabato 24 gennaio 2009

Sguardi...




Fare il replay aiuta a focalizzare particolari importanti che in un primo momento sfuggono alla nostra distratta attenzione. A volte rileggere brani già letti è come riguardare un vecchio album di fotografie o un filmino che ha caratterizzato la nostra infanzia…Sono andata a ripescare il post “Sguardi”, che io stessa ho lasciato in Clear nuance il 25 giugno 2008…
Ho letto e riletto le mie parole, che trovo ogni volta un po’ strane... un po’ mi spaventano, è come se quei concetti e quei pensieri durante il passaggio da me alla scrittura subiscano una mutazione o una metamorfosi anomala, assumendo le caratteristiche di un’altra identità o di un’altra persona. Arrivo a sfiorare quasi la sensazione di non riconoscermi attraverso le parole scritte da me stessa!
Nel "lavoro" di replay ho cercato soprattutto di affinare l’attenzione per migliorare il contatto e riflettere attraverso i commenti e le emozioni di Franca, Paola R., Giulietta(SS), Michele, Katy, Giulia & Roberto che hanno voluto regalare con generosità, rispecchiandosi in quel preciso contesto. Con gioia e stupore ritrovo oggi, grazie a loro, il filo originario del mio esserci anche oggi attraverso questo blog, fortemente voluto dal caro Ghost… Finalmente si apre un altro luminoso varco, scopro nuove perle preziose perse durante quel particolare "tirocinio" e nella "conduzione" di quel favoloso blog, rivaluto nuovi spunti e strategie per affinare il mio sguardo fuori e lontano da me stessa!
Attraverso le loro parole ritrovo le mie : “Sappiamo guardare negli occhi l’emozione?”,Annego ipnotizzata nello sguardo del bimbo ed è dolce naufragare in questo mare”, “Forse ciò che mi fa paura è leggere l’assenza della speranza nelle persone”, “Può accadere. Un secondo. Due sguardi che si specchiano in un attimo di reciproca lettura-scrittura e, indelebile, permane la traccia di un incontro”, “Lo sguardo che più mi inquieta è quello che non vedo: il mio sguardo visto dagli altri”, “Purtroppo c’è anche chi male interpreta uno sguardo…e io ne approfitto”.
Spesso, travolti da un miliardo di situazioni, siamo in grado di vedere solo il nostro sguardo egocentrico e ahimè, infantile…proiettato egoisticamente dentro noi stessi, diventando incapaci di scoprire e soffermarci sulla bellezza dello sguardo di chi ci circonda e aspetta da noi un semplice ma efficace e grande segnale : capire se ci siamo oppure no.

mercoledì 21 gennaio 2009

Realtà o Illusione?


Da quando ho aperto questo blog è molto difficile restare con i piedi per terra, sembra di aver fatto un biglietto di sola andata, destinazione Universo, è come se ad un tratto i neuroni sensitivi si fossero, finalmente, attivati e risvegliati da un lungo e apatico sonno; (per n. sensitivi intendo le celluline nervose che lavorano per alimentare e garantire la sensibilità in senso ampio, niente a che vedere, almeno per quanto mi riguarda, con i medium e con la sfera dello spiritismo!). Nella conduzione dei post vado avanti senza seguire una "scaletta" ben precisa, spesso mi ripeto e di questo mi scuso, ma inseguo i pensieri, volando da una sensazione ad un'altra...lasciando andare il tutto un po' al caso, seguendo il vortice del momento.

A volte un commento mi riallaccia ad una sensazione e da lì nasce l'idea d'inserire un'immagine piuttosto che un'altra, l'intenzione di trovare colori caldi piuttosto che freddi, un disegno al posto di una fotografia, l'immagine di un bambino o invece di una fanciulla fantastica che tenta di mettere in ordine la sua chioma ribelle nel tentativo di ri-ordinare anche le sue intricate emozioni, sottolineare il mondo maschile o quello femmilnile con l'aiuto e il gioco complice dell'impatto emotivo che un'immagine può suscitare e tanto tanto altro ancora.

Il mio viaggio continua con tenacia il suo fantastico percorso a bordo di un tappeto variopinto e molto accogliente, quello della "Fantasia", l'unico in grado di condurmi lontano da me e al di là di me. Mi lascio coinvolgere e travolgere dalla piacevole sensazione, nel frattempo continuo a pormi la domanda: "Realtà o Illusione?", la lascio rimbalzare e risuonare tra le pareti della mente e quelle dell'inconscio, gioco ancora un po', poi si allontana ed eccola davanti al mio naso, è la stessa domanda e ora mi sfiora beffarda e pazzerella, finalmente la rivolgo al venticello caldo e forte, lo stesso che fa volteggiare il mio tappeto, scalda e colora le mie guance, si diverte a spettinare i miei capelli fino a confondermi le idee e le emozioni, scuote le convinzioni più radicate, già quel venticello lo riconosco...Ci siamo conosciuti e incontrati altre volte, alimenta in me la vita stessa, a volte disegnandola e definendola, stimolandola e rafforzandola, sempre all' interno dei suoi vari chiaro-scuri e sfumature in un'alternanza continua e infinita di colori.

Come ho fatto a non capirlo prima? Quel venticello è la Libertà.
Ma ahimè, neanche Lei può rivelarmi la risposta, mi fa capire però che se voglio scoprire il senso del viaggio intrapreso non devo arrendermi, devo viaggiare ancora molto e allontanarmi il più possibile dai limititi e dai condizionamenti. Sta a me scoprire l'enigma affascinante che si nasconde nell'Universo, capire se io stessa appartengo al mosaico Realtà o Illusione!

lunedì 19 gennaio 2009

Emozioni in cerca di "giusta" dimora...

Dedico quest'immagine a chi ancora non ha trovato la giusta dimora per le sue emozioni,
a chi ha ancora paura di ascoltarne la voce e non vuol sentire le sue parole,
a chi pensa che è meglio di no perchè poi è tutto un caos,
a chi pensa che una vita equilibrata e seza scossoni è più sana,
a chi ha paura di rompere il ghiaccio,
a chi non vuol disturbare con le sue emozioni,
a chi piange e scappa appena le sente arrivare,
a chi si sente fragile e piccolo davanti al loro voler nascere,
a chi desidera volare con loro ma teme il vuoto...,
a chi si sente vecchio per provare emozioni,
a chi pensa che è roba da bambini,
a chi pensa che non c'è tempo per simili cose,
a chi soffre e dice di aver chiuso la porta del cuore,
a chi desidera emozionarsi ma non sa come,
a chi ha lasciato uno spiraglio aperto ma aspetta una mano d'aiuto,
a chi è semplice e gioisce felice delle emozioni altrui,
a chi sa scommettere tutti i giorni che prima o poi qualcosa cambia,
a me che ho la strana pretesa di parlare di emozioni e ancora devo ri-conoscere quelle che mi appartengono,
a tutti voi che mi leggete auguro con affetto un bellissimo volo di farfalle che vi tenga sempre compagnia!

mercoledì 14 gennaio 2009

I contenitori...

Una ragazza tiene tra le mani un contenitore di vetro, con una mano si assicura che il coperchio sia ben chiuso, non capita tutti i giorni di riuscire a catturare una, due, tre, quattro farfalline e metterle dentro un bel contenitore, si proprio bello, di vetro trasparente, così si possono ammirare ogni volta che lo si desidera!
Ma cosa sto dicendo? Possono mai vivere o sopravvivere quelle povere e sfortunate farfalline dentro un contenitore, bello quanto vuoi ma pur sempre un contenitore, che ben presto sarà privo di ossigeno?
La ragazza guarda dentro il barattolo e con orgoglio pensa:-" Sono proprio fortunata, non tutti riescono a catturare e mettere dentro un barattolo tante farfalline così belle e colorate, tutte insieme!" e nel frattempo, con l'illusione di persuadere la ragazza a restituire loro la legittima libertà, hanno iniziato a svolazzare impaurite e confuse più che mai, sbattendo le ali sulle fredde pareti di vetro, liberando una lieve e impalpabile polverina dorata dalle tenui sfumature rosee che ricordano vagamente i colori dell'aurora.
Nel mio immaginario le farfalle rappresentano le emozioni, giocando con l'immagine e la storiella, mi sono presa la libertà di usare il tutto come metafora...
Spesso senza rendercene conto, ma parlo soprattutto per me, quando si parla di emozioni, tentiamo di arrampicarci e sfuggire, cerchiamo scappattoie di vario tipo, come quella di usare o sfruttare pensieri e nozioni di altri personaggi che ci danno l'impressione di essere più saggi e colti di noi, ottenendo spesso risultati fallaci e contradditori!
Diventa un modo, a volte inconscio, per rimandare nel tempo l'apertura di quel coperchio, ci chiudiamo nel contenitore insieme alle nostre emozioni evitando di esporci in prima persona pur di non rivelare qualcosa di noi, che gelosamente teniamo imprigionato nel nostro animo.
A costo di sembrare banale e infantile, le mie emozioni nascono dalla pancia, pare che sia la stessa sensazione per la maggior parte del genere femminile, mah! Mistero...
Ho quasi la sensazione di averle sempre dentro di me, nel famoso contenitore e quando riesco a liberarle danzano davanti ai miei occhi incredule, libere e felici di riprendere a vivere con me, insieme con me.
Ogni volta sembra che vogliano ricordarmi che anch'io sono stata (gioco di fantasia), una di loro, mentre nell'attesa impaziente di conoscere la luce del mondo dormivo nel grembo di mia madre.
Le mie care farfalline, mi stimolano con la loro presenza a non abbandonare o rinnegare mai i sogni e lo stupore, perchè sono loro che permettono alle emozioni di nascere e manifestarsi, di concretizzarsi quando incontro il sorriso e lo sguardo di un bambino, di sentire il senso dell'Infinito quando incontro la meraviglia del Creato, di amare e percepire la tenerezza anche solo attraverso un abbraccio, di gioire per le cose più semplici e colorare le mie giornate come un immenso arcobaleno e volare come fossi davvero una farfallina!
A tutti, con affetto un grande abbraccio...
A Ghost il mio grazie!

domenica 11 gennaio 2009

Da dove nascono le emozioni?



Bella domanda, vero? Le emozioni nascono dal cuore o dal cervello? Esiste una memoria emotiva o si tratta di fantascienza? Chissà se esiste un'intelligenza emotiva oltre quella intellettiva che regola i processi cognitivi e che gli addetti ai lavori classificano attraverso test e punteggi del famoso Q.I.

Se dovessimo intervistare un poeta o uno scrittore romantico, probabilmente ci direbbero che le emozioni nascono dal cuore, inteso non come entità o organo cardiaco propriamente detto, ma come metafora da dove sgorgano e crescono emozioni-sentimenti-sensazioni, tutte percezioni legate al percepire la gioia, la paura, la rabbia, la felicità, il disgusto, la tristezza e tanto altro ancora...

Se invece interroghiamo uno scienziato o più semplicemente rivolgiamo la stessa domanda ad un medico ci dirà senza perdersi in preamboli che le emozioni "nascono" dal cervello!

Complicando un po' il discorso...questi bellissimi processi che accompagnano la nostra vita, la condizionano e la caratterizzano, sono legati alle funzioni di una regione del cervello che si chiama Amigdala e che allo stesso tempo regola le risposte emotive e la memorizzazione degli eventi legati alle emozioni, qui risiede la Memoria emotiva. Il nome Amigdala deriva dal latino amygdala, che significa mandorla, ed in effetti la sua forma ricorda vagamente la forma della mandorla.Naturalmente il tutto non è così semplice, questa preziosa mandorla fa parte del Sistema limbico (siamo ancora nel nostro caro cervello), dove risiedono altre strutture o nuclei che svolgono tante altre funzioni differenti. Il Sist. limbico o cervello limbico può essere considerato il cervello emozionale.

Per la stragrande maggioranza delle persone, questi dati puramente scientifici e un po' noiosi, hanno scarsa validità ma dovrebbe farci riflettere il fatto che ognuno di noi possiede una memoria emotiva. Si è portati a pensare in modo superficiale che quello che ci accade nella vita di tutti i giorni, compreso le emozioni, è qualcosa che avviene per caso, tendiamo a dimenticare velocemente o più semplicemente rimuoviamo determinate emozioni e talvolta diciamo a noi stessi di non ricordare. Imbocchiamo la strada più facile e che ci fa spendere meno energie, evitando complicazioni inutili e perdite di tempo! Le emozioni talvolta bruciano..., qualcuno dice che bruciano anche le calorie(magari)! Solitamente si dà gran risalto e si parla con grande enfasi della memoria della storia, della memoria di questo o di quello...


Ma forse non può esistere nessuna memoria se non iniziamo da noi, piccoli e meravigliosi esseri imperfetti. Quale storia potremo presentare o testimoniare se non siamo in grado di ri-conoscere la nostra personale, individuale essenza, se imperterriti continuamo a tenere le nostre emozioni chiuse ermeticamente dentro di noi, rinnegando quello che non ci piace di noi stessi invece di evolverci?

giovedì 8 gennaio 2009

La Stellina e la principessina


Questa è una favola che nasce per caso o quasi, dalla fantasia di una bambina che si chiama Marta (tre anni). Sono la sua terapista psico-motoria e per fortuna tra noi c'è una buona, reciproca empatia E' una bambina curiosa e con uno spiccato senso dell'umorismo. Durante la terapia inventa ogni volta delle storielle nuove o divertenti giochi simbolici per procurarsi qualche coccola in più e catturarmi nel suo mondo fantastico! Quasi tutte le storielle iniziano con la richiesta: "Facciamo finta che io sono...e che tu sei...e che poi io faccio e tu dici..." In questa nuova favola si propone come la mia piccola Stellina e io sono la sua mamma: una principessina!La bambina si rannicchia nel mio grembo, si raggomitola tra le mie braccia e inizia a raccontare: "Un giorno nasce una bambina molto bella e molto piccolina. La sua mamma è una principessina molto felice e orgogliosa della sua creatura anche perchè è una bravissima, bellissima stellina. La principessina le vuole tanto bene e la stringe forte fra le braccia tenendola vicino al suo cuore per proteggerla e farla crescere forte e coraggiosa. Un bel giorno Stellina chiede di poter salire nel cielo blu per giocare a nascondino con le nuvole e le altre stelline. La principessina l'accontenta, la saluta e la lascia andare perchè ora è più grande e può fidarsi di lei. Quando Stellina torna dalla principessina l'abbraccia forte forte, poi iniziano a raccontarsi un sacco di cose e tutte e due ridono felici tra una storia e l'altra! Stellina racconta che mentre splendeva nel cielo si era avvicinato il lupo cattivo. La principessina un po' preoccupata chiede:- "E tu hai avuto paura? Cos'hai fatto?"- e Stellina:- "No, non ho avuto paura! Ho continuato a splendere ancora di più, tanto che la luce era così forte che il lupo è scappato via e ogni volta che prova ad avvicinarsi io splendo di più, così è lui che ha paura e scappa. "Principessina guarda con tenerezza la sua Stellina e le dà tanti baci! Stellina conclude: -"Così il lupo cattivo non torna più e non fa più del male a nessuno e non si riempie più la pancia!"
Il coraggio dell'innocenza

giovedì 1 gennaio 2009

L'altalena


Un blog, avanzo con passi goffi, impacciati, increduli...come quelli di un bimbo che si appresta a compiere i suoi primi passi! Di sicuro è un'avventura....non so di preciso dove mi porterà e dove mi lascerò condurre, non so se come un navigante troverò un molo dove fermarmi nei momenti difficili per trovare ristoro....
Mi sono chiesta e tuttora m'interrogo sul senso e sul perchè, su cosa mi spinge ad unirmi e mescolarmi, idea che mi piace di più, quasi a mimetizzarmi, confondermi e un po' nascondermi..... incurante dei graffi ed eventuali ferite, a tuffarmi quasi con incoscienza nel vortice e nella gran moltitudine già esistente in circolazione.
Mi piace pensare che può essere anche un modo per gustare di più e in modo più completo la compagnia di molti di voi..... entrare, seppure in punta di piedi, un po' anche nella vostra vita, rubare un po' del vostro prezioso tempo e farne tesoro!
Il seme che ha fatto germogliare la decisione di "esserci" è racchiuso in una domanda: "Si può controllare lo scorrere del tempo?" Propongo l'immagine di un gioco che ha accompagnato i giorni spensierati di molti di noi nel periodo della fanciullezza: l'altalena. Metaforicamente il mio tempo è sovrapponibile a quello della bambina di ieri che giocava sull'altalena....
Come lei ancora gioco e il gioco si chiama "VITA". Il "mio" tempo è scandito da sempre da un nodo che mi accompagna e mi spinge ad interrogarmi , alimentando in me il dubbio e creando talvolta inquietudine. Alternando/oscillando in modo simultaneo emozioni ed esperienze, "sospesa nel tempo", proseguo instancabile nella continua ricerca del senso della vita e del "tempo che scorre" , nonché delle sue ipotetiche regole.
Difficile trovare una spiegazione univoca che possa accontentare tutti, soddisfare le menti più illustri o gli animi più sensibili, senza correre il rischio di essere superficiali o apparire banali e retorici. Che dire poi del mondo degli adulti e del mondo dei bambini? Ma qui si apre un oceano carico di implicazioni di vario tipo.....probabilmente spesso si tratta di due pianeti, anzi galassie lontane e contrapposte. Tuttavia l' uomo ha lasciato la testimonianza dei suoi pensieri e del suo interrogarsi sul mondo nei grandi libri della storia e per quanto riguarda il tema della fine dell' esistenza questo è stato il centro della sua attenzione, basti pensare alle religioni, le filosofie, le letterature, la poesia, l' arte e le scienze nel corso del tempo.

" La vita è un sogno" diceva Calderon de la Barca e Shakespeare fa dire a Prospero nella Tempesta:

"Noi siamo della stessa sostanza
di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita
è circondata dal sonno".

(La tempesta,iv,19)

Gli anni trascinano ancora tante domande irrisolte; timidamente comincio a intravedere qualche barlume di luce, qualche frammento di risposta, forse si tratta di piccoli e preziosi frutti; appartengono ad un dono di consapevolezza e di dialogo interiore maturato attraverso prove importanti della vita, ci sono esperienze di gioia inaspettate ed edificanti, ma anche di dolore quasi sempre imprevedibili e difficili da gestire, come avviene per la stragrande maggioranza degli esseri umani. Concludo con le parole tratte dal libro "L' immortalità", di Milan Kundera :

"Quel che nella vita è insostenibile non è "essere" ma "essere il proprio io."
......e ancora....
"Vivere: nel vivere non c' è alcuna felicità.
Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo.
Ma essere, essere è felicità.
Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l' universo cade come una tiepida pioggia."

A proposito di cose pensate e cose scritte....

Sempre di più trovo che guardare la tv la sera dopo cena è molto noioso e stancante , preferisco ritirarmi nella mia camera e viaggiare a bordo del mio ormai inseparabile pc.
Ultimamente ho avuto modo di curiosare e leggere diversi blog in circolazione e davvero se ne incontrano per tutti i gusti ! Ognuno scrive di tutto e di più....c'è chi mette paletti e chi no, chi esprime giudizi di vario tipo sociale, politico, culturale, filosofico....Chi insulta questo o quello, chi demolisce quel pensiero piuttosto che....Altri invece vanno per la loro strada in modo del tutto anarchico e libero, raccontano le proprie emozioni, rabbie, delusioni, fallimenti....c'è anche chi cerca consolazione per un amore finito e altri ancora senza remore di nessun tipo raccontano particolari ( a mio modesto avviso ) troppo personali ed intimi della loro vita sentimentale. Giustamente ognuno si esprime secondo le proprie idee e secondo le proprie convinzioni.
Molte volte attraverso un blog si possono divulgare notizie o progetti che hanno un alto significato e che diversamente resterebbero sconosciuti a molti.
E io perchè scrivo? Penso che il mio scrivere è più che mai semplice, vuole essere anche un piccolo invito aperto a tutti, non ci sono preferenze nè si richiedono requisiti particolari, l'unica richiesta è trovare la volontà di "divertirsi", tutti possono unirsi!
IO scrivo SOLO per giocare, lo faccio per prendermi in giro, la mia "attitudine" era un' altra......l' arte, ma ha dovuto deviare il suo percorso per dare la priorità ad altre cose. L'obiettivo del mio scrivere nasce dalla volontà di esprimere parte dei pensieri che da molto tempo mi frullano nella testa, senza perdere l'essenza fondamentale: conoscere e sperimentare una strada nuova e sconosciuta, senza avere la minima presunzione di raggiungere vette o traguardi particolari se non quella di conoscere e frugare dentro me stessa nella ricerca curiosa di lati del mio essere non ancora esplorati.

Dedicato ai bambini...

Questa è solo una buonanotte, la dedico ai bambini, ai loro sogni perchè crescano con loro e trovino dimora nel loro cuore senza mai perdere lo stupore; alle loro paure perchè sappiano guardarle in faccia senza scappare e possano svanire tutte in un soffio solo come una polverina inutile, buonanotte a tutti i piccolini anche se è una notte fredda perchè sappiano che è giusto così : "coraggio, passerà" . Questo tempo ci spinge e ci chiede di essere più generosi , c'invita a creare e donare più calore intorno a noi, lo stesso che desideriamo per noi stessi, tutti uniti e compatti, stretti stretti!
Auguro ai bimbi di tutto il mondo.... a quelli che ho conosciuto e amato, a quelli che mi hanno fatto gioire e piangere, senza dimenticare quelli che non vedrò più....ai bambini che lottano come adulti in miniatura senza dimenticare che c'è un tempo anche e soprattutto per giocare, ai bambini che non hanno bisogno di parlare per esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni perchè già lo fanno con lo sguardo e il sorriso, ai bambini che non cammineranno mai e desiderano correrti incontro e buttarsi tra le tue braccia, ai bambini bianchi, gialli, neri, ai bambini affamati di affetto e maltrattati, ai bambini con gli occhi a mandorla, con gli occhi azzurri o verdi come il mare, neri come la notte, ....nessuno escluso.... a tutti auguro tanto coraggio, fantasia e amore perchè essere bambini nel mondo degli adulti è molto difficile.
Buonanotte bimbi, spero che nel buio della notte ognuno sappia riconoscere e trovare la sua stella e che la custodisca come una perla preziosa nel grande cesto della vita!

Anche oggi sono sospesa....

Anche oggi sono sospesa...diciamo che mi sento così, anche se qualcosa si muove e l'apparenza fa pensare il contrario!
I colori, disegni, soggetti, temi, parole, emozioni......non è facile fare una scelta....che sia questo il mio "ingrippo" ricorrente che si affaccia impertinente e dispettoso, anarchico senza regole, né misure, ogni volta come un sogno insistente, ripetitivo....giustappunto ricorrente?
Fruga, cerca, scruta, interroga, chiedi, osserva, critica, contesta....forza mi dico ogni volta, è quasi un gioco anzi no questa è la realtà, il gioco è la vita che mi passa sopra e si diverte, mi prende in giro per strapparmi un sorriso, sono ancora qui perchè devo entrare e andare fino in fondo, fino al fondo, forse toccare il mio buio, fosse anche la disperazione e abbracciarla, perdonarla e capirla, accettarla e amarla un po', fosse anche a costo, se necessario, di raggiungere la mia "fine" .
Non so scegliere un colore da proporre nel mio blog perchè sono un miliardo quelli che vorrei imprimere e qui riesco a intuire la pazzia dei pittori ma forse il rischio è uscire fuori tema, dallo schema e allora riprendo la strada, seguo e rincorro pazzamente il mio schema, che s' insinua sinuoso e contorto si attorciglia crea una matassa di nodi, poi si dipana, continua e risale liberamente come un fluido...boh, così mi suggerisce la mente, amante galeotto per un attimo del mio pensiero, quasi un connubio estatico tra l'entità dell'animo e quella della ragione, ma non solo, mi perdo per ritrovarmi , chissà , forse!
Sicuramente ci sarebbe da ri-dimensionare, censurare, cancellare e riflettere ma ora il fiume corre e lo lascio andare, si, bello corri libero, vai dove vuoi, non temere stavolta non ti freno perchè lo sento e lo so, è giusto così; non importa se non c'è un senso o un'etica, non importa, con una ninna nanna consolo e incoraggio il mio pensiero, quel fiume imponente che ora corre e va dritto in cerca del mare dove buttarsi e mescolarsi in un abbraccio senza fine per trovare e conoscere la sua dimensione, il suo senso, il mio essere!


La misura

In casa, tra i ripiani di uno scaffale c' è un vecchio ma comunque attuale vocabolario della lingua Italiana, per intenderci uno Zingarelli del 1954 (35° ristampa....). Le pagine sono fortemente ingiallite ed emanano il profumo della carta antica, vissuta dal tempo; sfoglio seguendo l'ordine alfabetico per trovare il significato della parola "misura." La scrittura è molto piccola ma ecco ci sono, dice: "Strumento per misurare, estensione, spazio, capacità./unità di-,Quantità nota che serve al confronto con tutte le altre: nel sistema decimale, il metro./itinerarie: metro, chilometro;/di volume: metro-cubo, catasta..../di capacità, per liquidi e aridi: litro; ettolitro..../alla -di capacità può servire il peso: 1 chilogrammo di acqua è uguale a 1 litro/Pesi e misure/Verificatore dei pesi e delle misure/Giudicare con parzialità/del tempo: ora e minuti; giorno, mese,ecc./Effetto del misurare: quantità, grandezza, altezza, lunghezza..." Ecc., ecc.
Esistono anche tanti altri parametri per definire il concetto di misura, e non mi riferisco ai centimetri o ai litri o ai metri-cubi, bensì alla misura che noi esseri umani adottiamo per rapportarci (o se preferite misurarci), nei confronti dello spazio che ci circonda nei vari ambiti: sociale, familiare e lavorativo; spesso optiamo verso determinate valutazioni in base ai condizionamenti esterni piuttosto che prestare attenzione alla realtà che abbiamo dinnanzi .
In altri casi ci proiettiamo fino allo spasimo per arrivare al raggiungimento della nostra affermazione personale e/o successo, perdendo di vista o ignorando la dimensione del nostro egoismo, dimenticando che la misura che ci umanizza è fatta soprattutto di solidarietà e condivisione con i nostri simili!
Naturalmente ognuno di noi ha uno spirito di adattamento diverso e si colloca tanto meglio nello spazio sociale se ha raggiunto e compreso qual'è il suo spazio vitale, tenendo conto del proprio modo di essere, pensare, sognare, idealizzare, concettualizzare....Ci sono inoltre le componenti caratteriali e le componenti educative, i condizionamenti interni ed esterni e, ciliegina sulla torta.. (si fa per dire....) ci sono anche e soprattutto le componenti emozionali, che spesso confondono le idee!
L'ideale sarebbe riuscire ad avere una misura "equilibrata" per vivere in modo sereno e appagante. Mi spiace deludervi ma non credo che ci siano ricette magiche (io non l'ho ancora trovata), non credo neanche ai tanti che c' insegnano qual'è la misura equilibrata per eccellenza o propongono una via piuttosto che un'altra. Io francamente preferisco pensare (per assurdo ma non tanto....) che uno "squilibrato" sia più felice di uno che invece si ritiene equilibrato. Credo che la famosa ricetta dobbiamo cercarla-costruirla-coltivarla giorno dopo giorno dentro di noi, lavoro lungo e faticoso, quasi utopico ma unica e vera strada per raggiungere la consapevolezza e la fiducia, accogliendo anche le sconfitte e le delusioni. Dopo di che possiamo anche scegliere di essere quello che vogliamo, anche di non avere le famose " mezze-misure", quelle che, per intenderci, la gente dice che ti salvano da questa o quella situazione....rischiando magari di andare contro-corrente ma rimanendo coerenti col nostro "io". C' è molto da lavorare....e io ne so qualcosa...