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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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venerdì 23 settembre 2011

La lotta...

Non avrei nulla di speciale da dire se non rivolgere e dedicare il mio groviglio di pensieri-ricordi-emozioni a persone speciali e uniche che mi hanno accompagnata in questi giorni e mesi, per dire loro ancora una volta "grazie"!
A chi in modo del tutto silenzioso quasi invisibile mi ha portata a guardare dentro la mia vita, a come talvolta, stavo conducendo la mia esistenza con scarsa consapevolezza, dove quasi senza rendermi conto penso di aver anche sfiorato sentimenti di apatia e rassegnazione, rimanendo (guarda caso...) convinta che la mia vita fosse già piena e colorata, di esserne quindi adeguatamente appagata.
Lo credevo, anche quando ho aperto questo spazio virtuale. In fondo sono una persona normale nel senso senza troppe pretese, e ho sempre pensato che fosse sufficiente accontentarsi in generale (in famiglia, nelle amicizie, nel lavoro...)e nel senso che era inutile lottare per cambiare situazioni consolidate nel tempo e diventate dure più del granito. Non mi vedete... ma qui mi scappa un sorriso e mica tanto divertito...
Tempo fa in un blog amico, ricordo anche di aver avuto un'accesa e stimolante diatriba con una persona che mi ha attaccato abbastanza con fervore riguardo a quest'affermazione..."Accontentarsi nella vita" era per me un punto saldo, saggio...e lo è ancora per certi versi, solo che stavo lasciando che la vita scorresse senza che fossi la protagonista principale della mia esistenza!
  Oggi mi rendo conto che accontentarsi non è il traguardo dove erigere trofei e cantare vittoria. Oggi sto cercando non di più, ma qualcosa di diverso. Non mi basta più accontentarmi dal momento che ho capito che questo mio modo di pensare e agire era e forse lo è ancora una condizione favorevole per molte persone che ruotano intorno a me per i loro interessi e comodità. 
Ora non posso più tacere a me stessa questa verità, sarei falsa con me stessa.
La macchina del cambiamento si è messa in moto già da un pò, tutto procede lentamente con pause e soste assolutamente consone e come Davide ha sconfitto Golia, io cerco di sconfiggere con forza la rassegnazione che alberga in modo subdolo nella parola accontentarsi e che a volte persiste come una macchia d'olio nel tessuto di un indumento.
  Se qualcuno oggi, dovesse chiedermi un parere riguardo a "Accontentarsi nella vita"...., mah, dipende dalle situazioni e dalle circostanze!!!Penso che tutti abbiamo diritto d'interrogare la vita e chiederle qualcosa di diverso o che ci manca  per farci sentire in armonia e in pace con noi stessi, senza dimenticare che niente piove dal cielo, bisogna lottare e combattere con forza , tenacia, coraggio, anche quando sembra che non servirà a nulla e che niente cambierà!
Tutti ma anch'io ho il diritto di sentire e gustare una bella fetta di felicità, il mio cuore non si stancherà mai di dire grazie a chi mi ha sostenuto in modo discreto ma efficace, portandomi a capire che non stavo sbagliando strada...ormai vedo solo il mio progetto e già ne assaporo i suoi frutti!!!
Ma grazie anche a chi ha passeggiato tra le pagine di questo mio blog e tutt'ora legge i miei pasticci, voi siete e rimarrete i fiori più belli e conservo per ogni persona un ricordo speciale e assolutamente unico!!!

sabato 17 settembre 2011

Spazio vitale

Un bel giorno ti svegli e... "Oh bella ciao...", è un modo di dire che ha coniato un'amica della mia collega e noi la usiamo quando ci raccontiamo un pò di cosette e per dire che, ad un certo punto della propria vita ci si sveglia e ci si rende conto  che non tutto può rimanere o deve rimanere statico, capita così di aprire gli occhi sulla realtà effettiva delle cose e di svegliarsi come da un letargo di cui tu stesso non sai più quantificare quando ha avuto inizio il sonno.
Spesso si rimane intrappolati nei vari "ruoli" che il più delle volte ci vengono dati o che in altri casi  ci costruiamo con le nostre mani e il nostro lavorio mentale e a dire il vero, in questo siamo tutti molto bravi! 
Più tardi,scrutando più in profondità dentro noi stessi, scopriamo che quel ruolo non era quello che avevamo desiderato per la nostra esistenza e per la nostra felicità. Non almeno con tutto quel bagaglio e peso di responasbilità che arriva a togliere il fiato, è un bagaglio che a volte ci è affidato per delega o per altri vari motivi.
Quello o quell'atro ruolo diventa come un abito che s'indossa con cura per tanto tempo e senza rinnegare nulla ti ritrovi poi che non ti piace più e che ti sta stroppo stretto, non piacciono più neanche i suoi colori, per anni tutto scorre su binari assolutamente lineari e sereni, si  accetta quel ruolo dandogli un senso, un valore, un significato anche importante ma il giorno di "oh bella ciao" arriva sempre e in modo del tutto inaspettato, d'improvviso o quasi e qualcosa cambia e ti fa cambiare.
Si parla tanto di cambiamenti ma sono convinta che il cambiamento per eccellenza è quello che ci permette di cambiare il nostro modo di guardare e valutare con occhi diversi e secondo diverse angolature le cose di sempre, come quella di vedere e guardare dentro se stessi e intorno a sè con più fiducia nelle proprie capacità e potenzialità anche se le gambe tremano per la paura e sembra di non farcela, accogliendo anche i propri limiti umani perchè non siamo macchine o robot e tantomeno alieni.
 Questo processo porta a prendere coscienza del fatto che l'aria che circonda lo spazio intorno al ruolo comincia a mancare e vacillare perchè comprime la propria vita e opprime i sogni fino a renderli simili a isole sfuocate come miraggi irraggiungibili e inacessibili!
Riguardando indietro nel tempo ti rendi conto che hai permesso a quel ruolo di muovere in un certo senso i fili invisibili della vita, condizionando scelte e programmi, senza riuscire a frenare gli eventi pensando che a nulla sarebbe valso tentare di modificarli.
E' così che quello spazio non lo riconosci e non lo senti più come vitale, diventa ostile e la percezione è che quel cerchio è diventato troppo stretto, un pò troppo chiuso e troppo pieno, saturo, simile ad un contenitore divenuto incapace di  contenere nuovi eventi e nuove emozioni.
Ma per tracciare un nuovo spazio vitale ci vuole molto impegno, entusiasmo e tanta tanta voglia di rischiare in positivo, senza mai perdere di vista il proprio punto di riferimento , uno spazio vitale nuovo, depurato che risponde e accoglie i sogni e i desideri! E io ho deciso che tento...si tento e non torno indietro, anzi vado avanti!

domenica 4 settembre 2011

Alternanze e cambiamenti.

E' tempo di cambiamenti...ma i  cambiamenti non sempre avvengono con preavviso o secondo il ritmo che ci piace di più, possiamo pensare e programmare ma poi... quasi mai ciò avviene nelle modalità secondo la nostra razionalità o idea pre-costituita, sembrerà scontato parlarne ma anche le stagioni non si alternano mai con la  delicatezza che secondo noi sarebbe più consona al nostro adattamento e mai una volta che l'estate entri  dopo che abbiamo avuto almeno il tempo per assaporare la bellezza della primavera con le sue lievi brezze tiepide che si alternano al profumo persistente dei gelsomini e dei fiori campestri che colorano e vestono a nuovo campi selvatici e giardini sapientemente curati nei minimi particolari da mani esperte e amorevoli!
Nel medesimo modo anche l'estate entra violentemente nelle nostre giornate rendendoci un pò più fragili e con energie fisiche ai minimi termini...e altrettanto esce dal gioco delle stagioni in modo brusco, talvolta in modo quasi traumatico e con una furia inaudita, esattamente come ha fatto ieri notte.
 Mancava un quarto d'ora alla mezzanotte quando è arrivato il vento con la sua danza dapprima silenziosa e poi sempre più selvaggia e incontrollabile, quasi tribale, scuotendo i rami degli alberi e i cespugli, mentre in casa le tende volavano fino al soffitto e le finestre e le porte lasciate aperte in attesa della tanto attesa brezza ristoratrice, hanno iniziato a sbattere annunciando l'imminente  cambiamento!
 Il vento annuncia sempre un cambiamento, non è mai uguale, lo stavo aspettando con tanta ansia...arriva quasi sempre silenziosamente e in sordina, lentamente lo trovi accanto e stupisce come la  voce sussurrante di un amante appassionato che vuole dimostrare alla sua amata la sua presenza...
Ma il vento può diventare anche capriccioso e dispettoso come un bimbo ribelle, allora si diverte a giocare sollevando ogni cosa, mettendo un pò di caos tutt'intorno, scoperchiando e mettendo in luce cose sepolte o nascoste in attesa di tempi migliori, crea mulinelli di foglie acchiappando di tutto e di più, frammenti e granelli di cortecce di piante, pagliuzze e fiori secchi facendoci pensare ad una magica danza organizzata da fatine, folletti e spiritelli abitanti di mondi fantastici che hanno il compito di custodire segreti e antiche ricette dai poteri straordinari, in grado di formulare canti magici che portano nuove e liete notizie!
Ma ben presto la pioggia con lampi e tuoni zittisce il vento nel tentativo di sottometterlo al suo volere, che però non vuole arrendersi e li immagino in una accanita lotta corpo a corpo dove uno vuole primeggiare sull'altro per avere il dominio e il privilegio di essere l'artefice principale del cambiamento...e dell'alternza delle stagioni.
Ma le nuvole se la ridono per tanto e inutile affanno, sono le uniche che si muovono con una sinergia compatta, sinuose ondeggiano sospinte dalla corrente per mettere in atto il loro programma, sono famose per il loro spirito di comunione d'intenti, senza dare troppo nell'occhio si alleano senza far rumore e, sempre più  vicine le une alle altre, agiscono indisturbate.
In questo caso la loro strategia è solidale al massimo, piano piano avanzano per rinchiudere il sole dietro una coltre grigia sempre più fitta e come se avessero mani e braccia si stringono abbracciandosi sempre più forte una all'altra creando una barriera solida in grado di generare la pioggia fino a farla cadere giù, prima in modo  lieve come una polvere d' acqua e poi sempre più abbondante e generosa come una cascata salvifica che riporta la vita sulla terra resa arida  non solo dalla calura estiva.
Mentre annuso con rinnovato piacere l'aria fresca e il profumo della pioggia, l'odore della terra e dell'asfalto bagnato che finalmente riprendono a respirare, socchiudo gli occhi per catturane meglio ogni nota e fragranza!  Riscopro un modo diverso di respirare e di guardare i cambiamenti dei tempi.. non si respira solo col naso esattamente come non si vede solo con gli occhi... è bello scoprire e rivalutare che ci sono tanti modi alternativi di vivere e di conseguenza di respirare i cambiamenti e percepire le metamorfosi, ora mi lascio cullare e guidare dal vento...e dal rumore persistente della pioggia, ma sono più grata al vento che sposta ogni cosa, persino i pensieri che credevo divenuti statici e irremovibili, quasi importanti come pilastri della mia vita, mi piace il vento che cambia e che mi cambia... forse perchè anch'io nascondo in me un briciolo del suo carattere impulsivo, irruento e selvaggio...nel frattempo la pioggia ha stretto un'allenza col vento, in un gioco strano ma terribilmente irresistibile!!!