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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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I commenti sono ovviamente graditi. Per leggerli cliccate sul titolo dell'articolo(post) di vostro interesse. Per scrivere(postare,pubblicare) un commento relativo all'articolo cliccate sulla voce commenti in calce al medesimo. Per un messaggio generico o un saluto al volo firmate il libro degli ospiti (guest book) dove sarete benvenuti.

sabato 30 maggio 2009

"A" come Amore, Abbraccio, Arte...

Se devo interrogarmi sul significato del termine Creatività, la prima reazione è quella di ritrovarmi a guardare in alto col naso all'insù lontano da me e a volare con la testa fra le nuvole, esattamente come la modella rappresentata in modo sublime in questa tela del magico R. Magritte!
Più volte ci si sente impoveriti e sembra che una parte di noi soffra senza neanche percepirne l'origine reale, a me succede ogni volta che appiattisco e privo di spessore e colore le mie giornate, ogni volta che ho la sensazione di non dare abbastanza e come vorrei nel mio lavoro, ogni volta che trascuro e non coltivo i contatti reali(sempre più difficili) con le persone care e amiche con cui ho condiviso esperienze bellissime ma anche grandi sofferenze e ogni volta mi assale un attacco nostalgico per l'Arte dove sento il bisogno di ritrovare il mio spazio per far rivivere ed esprimere la mia (piccolina)creatività.
Prima o poi viene il momento che non ci basta vivere in modo stereotipato e automatico, ma soprattutto(parlo in prima persona) non bastiamo a noi stessi e allora ci ricordiamo che esiste e può esistere anche un'altra dimensione, quella dell'Arte intesa come manifestazione e realizzazione personale della capacità insita in ognuno di noi e che ci spinge a dar voce a qell'impulso irrefrenabile per creare qualcosa di nuovo e concretizzare quel sentimento di Amore che ci fa Abbracciare i colori e i vari materiali più vicini a noi.
Le care amiche blogger Creative...loro sanno di chi parlo....penso che in merito abbiano molto da dirmi e dirci in proposito, sarebbe molto bello condividere il senso di "A" Amore come...Qual'è la motivazione che spinge ognuna di voi ad abbracciare la propria creatività? Si può fare a meno di tutto ciò? Pensate che Creatività sia solo dipingere, scolpire, ricamare, cucire, incollare, ritagliare, intarsiare, decupare e via di seguito? O forse questo Amore è invece il motore per far avanzare la nostra macchina del tempo in avanti con un occhio benevolo e di tenerezza verso l'universo che ci circonda e ci sprona a non adagiarci passivamente nella (talvolta) fredda e caotica realtà ma ci ricorda che siamo tra le creature più "perfette" che esistono sulla terra e che possiamo fare e dare tanto?
Mah , penso che mi sto allontanando dal titolo iniziale del post....attendo la valanga di "ma che sta dicendo questa?"
Buon fine sttimana a tutti e tutte!
Miriam

venerdì 22 maggio 2009

Aspettando...

Aspettando la Primavera mi ritrovo che invece è arrivata e con grande esuberanza, l'Estate!
Come al solito, strada facendo...perdo sempre qualcosa... come vola il tempo, non puoi distrarti un attimo che ti sfugge qualcosa di nuovo e intanto hai perso qualche frammento magico e importante da unire al caotico puzzle della tua vita!
Pensando e meditando se scrivere qualcosa o aspettare ancora qualche giorno, mi sono ricordata dell'immagine che vi mostro, bella vero?
Quindi decido per il , scrivo qualcosa che mi frulla nella testa...
Bè, dicevo dell'immagine, a me piace tantissimo e guarda caso ci sono anche le mie care amiche farfalle, simbolo e metafora delle mie emozioni e dei miei sentimenti più genuini che nascono spontaneamente e volano liberamente in un cielo, oggi e sempre di più, limpido e pulito!
Ho avuto molte cose da sbrigare, si sa che con la primavera si fanno le classiche pulizie in grande e io non sono certo rimasta indietro, a cominciare dal riordinare dentro di me e rimettere nel giusto ordine alcune cose lasciate in sospeso tra le pieghe del mio cuore.
Finalmente e con grande orgoglio(scusate se mi esalto!) ora, anche il mio blog si mostra a voi tutti, più ordinato, accogliente e luminoso come non è mai stato fino ad oggi, sto terminando di riciclare le scorie e mi accingo a ricevere con un ritrovato sorriso chiunque ha ancora voglia e desiderio di condividere e manifestare in modo sincero e leale le proprie idee e le proprie emozioni in questo mio spazio, nel mio rosa-blog!
A tutti ancora grazie per la solidarietà e(permettetemi!) l'affetto e l'amicizia che mi state dimostrando!
Un caro benvenuto ai nuovissimi arrivati e un invito a chi ancora non ha varcato l'uscio perchè si faccia avanti, anche attraverso contestazioni e critiche costruttive, perchè no?
Un lunghissimo abbraccio stritolante a tutti!!!
Miriam

domenica 17 maggio 2009

"Donne"


"DONNE"
di Jack Folla
"Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima; ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti..."
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Commentare questo struggente brano sarebbe privarlo della magia che caratterizza ogni donna, tuttavia ognuna di noi ha sperimentato nella sua vita che la nostra rinascita si realizza spesso e grazie all'aiuto di una persona cara che ci ama e che con tanta tenacia sa apprezzare di noi donne anche i lati fragili del nostro complicato ma bellissimo modo di essere, sempre innamorate della vita e delle sue meravigliose sfacettature!
Grazie Ghost, grazie infinite a tutte le persone che vorranno condividere con me questo mio stato d'animo!!!
Un caro e affettuoso abbraccio a tutti!
Miriam


domenica 10 maggio 2009

La Festa della Mamma

Immagine copyright Fotosam

La maggior parte di voi, mie care sostenitrici e amiche di blog, sono mamme, di sicuro non riuscirò a raggiungervi tutte, una per una, per farvi i miei più cari Auguri, decido perciò di scrivere qualcosa perchè possiate sentire il mio forte e sincero abbraccio, carico di affetto e calore! Naturalmente questa festa va ad aggiungersi alla moltitudine di altre "festività" che possono rischiare di cadere nei luoghi comuni perdendo il suo significato più importante e nella retorica più superficiale.
Tuttavia sono qui a parlarne per condovidere con voi questa giornata dedicata alla mamma, partendo dal mio personale ruolo di figlia.
Non a caso ho scelto per il mio blog il titolo "sospesa nel tempo"...tra le tante cose, vivo ancora con mia madre sospesa tra la realtà (lavoro, amicizie, interessi e impegni vari) e i molti sogni chiusi nel cassetto(l'arte, i viaggi intorno al mondo e tanto altro ancora), eh già "il tempo non mi ha dato il tempo" di...badate bene che non si tratta del titolo del mio ipotetico alibi!
Avevo appena iniziato a lavorare come Terapista della Riabilitazione quando nell'89 è venuto a mancare mio padre, le problematiche sono aumentate così pure le priorità, fino a che non sono più riuscita ad andar via da casa per vivere le mie giornate in modo indipendente, ho rimandato e rimandato e...c'era sempre qualcosa o un suo ricovero o qualche altro problema e io sono ancora qui.
Ma tutto questo non per fare la vittima ma per raccontarvi che stamattina al risveglio mi sono sentita un po' (molto) strana...dentro la mia quarantina suonata, al pensiero che oggi era la sua festa, ma sapevo fin troppo bene che lei , mentre faceva colazione, aspettava da me il mio bacio accompagnato dalla frase affettuosa "Auguri mamma!"
Si mamma, anche se non leggerai queste mie parole sappi che sono ancora qui, a dispetto del tempo che passa e dei sogni nel cassetto, perchè ti voglio bene, anche se perdo la pazienza e mi "stupisco" nel constatare sempre di più che i tuoi passi diventano ogni giorno più incerti chiedendo sostegno al mio braccio per camminare in modo più sicuro e tranquillo, ti voglio bene anche quando mi chiami cento volte al cellulare(mannaggia a quando li hanno inventati!) per chiedermi anche solo che cosa voglio mangiare a cena, ti voglio bene anche quando con fare insistente mi ripeti la lista delle cose da sbrigare con te, ti voglio bene anche quando non pensi alla mia età e mi rimproveri se rientro più tardi del solito(sai bene che questo mi fa saltare i nervi), ti voglio bene anche quando fai capricci come se la bambina fossi tu e io la mamma e pretendi che stia con te a guardare i tuoi programmi televisivi, ti voglio bene...ti voglio bene anche se continui a ripetermi che vuoi andare con me in vacanza durante le mie ferie, ma soprattutto ti voglio bene perchè sei unica e irripetibile, perchè sei forte e mi hai insegnato che la vita è bella anche con le difficoltà, mi hai insegnato che con amore e pazienza si possono superare gli ostacoli, ti voglio bene perchè sai capire che anche se perdo la pazienza e spesso non so trovare le parole per dirtelo... ti voglio un mare di bene mamma!
Auguri a tutte le mamme giovani e alle meno giovani, alle mamme coraggio e alle mamme più fragili, alle mamme lavoratrici e alle casalinghe, alle mamme fortunate e alle meno fortunate, alle mamme toste che lottano per i diritti e la salute dei loro bambini ma soprattutto giunga a tutte un grazie per la vita donata!


domenica 3 maggio 2009

Ciack! Si parte, anzi si riparte!

Ta-tà-tarattatà, ta-tà-tatarattatà, ta-tà-tarattarattatà! E voilà, il carrozzone è pronto, tutto è in ordine o in disordine, in fondo questo non ha molta importanza, si parte, anzi si riparteeeeeee!!!


Stavolta si va alla grande, più che mai Signori e Signore affrettatevi c'è posto per tutti, chi c'è c'è e chi non c'è pazienza! Lo spettacolo continua e chi vorrà seguire il carrozzone è libero di unirsi e partecipare, siete tutti invitati , grandi e piccini, belli o brutti, simpatici e non, alti e bassi, grassi e magri, biondi o bruni, bianchi o neri ma anche gialli, albini, rossi!


Ma quello che si richiede è però la voglia di sorridere ancora e provare entusiasmo per le cose semplici e vere, con lealtà e amore nel riscoprirsi persone nuove per riprendere il percorso intrapreso!


La vita è come un circo, continua nel reale come nel virtuale...nell'amicizia vera come nella presunta, tutti insieme in un grande e unico spettacolo dove palcoscenico è un semplice tendone , rudimentale ma affascinante, gli attori possono scambiarsi i ruoli senza presunzione e fare le comparse alternandosi a vicenda con i pagliacci di turno che con con spirito di gioco e allegria si divertono, senza mai perdere ognuno la propria identità, tutti possono proporre nuovi esilaranti numeri, tutti possono contribuire per rendere il tutto gradevole e umano!


La musica è un sottofondo vibrante e festoso, un rullio coinvolgente di tamburi, fischietti e trombette, i bambini strillano davanti alle bancarelle di zucchero filato, una vera meraviglia per i genitori...


Ma avete pagato il biglietto per partecipare? Come sono finiti? Fellini di sicuro avrebbe saputo come ovviare al problema, avrebbe allestito un nuovo enorme carrozzone di cartone e stoffa rosa con enormi fiori gialli e viola, si sarebbe poi messo lui stesso a vendere tavolette di cioccolato e candidi multicolori come lasciapassare per lo spettacolo, mentre un improvvisato giocoliere e un mangiafuoco intrattengono all'ingresso i più impazienti , distribuendo caramelle, stelle filanti e coriandoli.


Avanti signori, niente paura, c' è posto per tutti, solo un po' di pazienza!


Una volta che tutti sono riusciti ad entrare sono rimasti peròcon un palmo di naso, cercavano il loro posto in prima fila, che delusione, i pagliacci si sono divertiti e hanno fatto uno scherzo innocuo ma davvero micidiale! Hanno promesso a tutti il posto d'onore...intanto lo spettacolo inizia noncurante dello scherzo, qualcuno intanto protesta e vuole uscire per fare una denuncia affermando che così non è leale, i bambini piangono infastiditi e con nervosismo tirano la gonna della mamma per farsi prendere in braccio, qualcuno invece si gode lo spettacolo e ride di gusto!


Tutto diventa un gran caos e quello che doveva diventare un momento divertente si rivela per molti solo una grande confusione, dove i più hanno scambiato la vita per un caotico circo coinvolti e travolti dalla fretta di provare "sane" emozioni, senza prestare attenzione nei confronti dei manipolatori che hanno invertito le cose, pensando che in fondo, che male c'è a scambiare la vita per un circo?


I più ingenui pensavano che la vita fosse uno spettacolo più serio! O forse sono gli attori che non hanno studiato bene il copione e han fatto un gran pasticcio? Oh , che confusione, le trombette e i tamburi rullano festosamente, i bambini ridono, qualcuno piange, c'è qualcuno che può consolarli? Dove sono gli adulti? Come? Sono andati a giocare con i giochini elettronici e hanno lasciato i bambini da soli? La confusione aumenta, qualcuno ha le crisi di panico e si dispera, i giocolieri proseguono con i loro numeri, gli acrobati stupiscono con i doppi e tripli salti mortali, mangiafuoco fa il girotondo con i bambini in attesa che gli adulti facciano ritorno...


Lo spettacolo continua, si continua perchè il carrozzone non si può e non deve fermarsi, pazienza se non ci sono posti d'onore per nessuno, siamo tutti sullo stesso palcoscenico, liberi di continuare a seguire lo spettacolo o no, liberi anche di cambiare ruolo ma soprattutto di capire dove si nasconde lo scherzo e smascherarlo!
Dedicato con piena solidarietà a tutte le persone che hanno avuto a che fare con pagliacci abituati a scherzare con i sentimenti altrui, con l'augurio che ritrovino presto il sorriso.