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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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venerdì 30 aprile 2010

Serenità

Solo un'immagine che sfuma verso tenui toni rosa,
le parole le sto cercando nel mio mare,
spero di trovarle presto!
Scusate se ultimamente sono poco presente nei vostri blog...
Vi ringrazio invece per le manifestazioni d'affetto e per la delicata amicizia che mi offrite con generosità!
Vi abbraccio e vi auguro la Serenità che cercate...
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domenica 18 aprile 2010

"Se"...

"Se"...ripercorro frammenti di vecchia malinconia, mi ritrovo come tra le note di un pianoforte che accompagna il mio cuore fino a condurmi tra i ricordi depositati tra le pieghe dell'anima che ogni tanto affiorano e chiedono di uscire allo scoperto, sono frammenti di colori ancora vivi dentro me, sono come granelli di sabbia finissima che s'infiltrano dappertutto, ancora una volta ripercorro le parole forti di Kipling.
Una persona speciale e cara mi propose di leggere quelle parole, mi chiese con delicatezza di dirgli quale passo mi colpiva di più...piansi ripercorrendo quel passaggio perchè lo sentii bruciare dentro me, come ora che ripercorro quel ricordo come una musica che fa vibrare le corde dell'anima:
"Se sai costringere il tuo cuore,
i tuoi nervi, i tuoi polsi
a sorreggerti anche dopo molto tempo
che non li senti più
e così resistere quando in te non c'è più nulla
tranne la volontà che dice loro:
" resistete!"..."
Quelle parole bruciano dentro come un coltello che affonda la sua lama fino all'anima. Forse è per questo che sono "ferma"... è solo una nuvola di malinconia che s'intreccia con la mia vita reale, inutile ostentare falsa felicità e apparente disinteresse nei confronti di quel tassello che si chiama vita reale.
Passarà, tutto passa, il sole presto tornerà a splendere nelle mie come nelle vostre giornate, non perdo la speranza e la fiducia!
Ma ci sono, vi leggo, vi abbraccio, tutti! A presto...

domenica 11 aprile 2010

Dedicato a una bambina...(cioè io)

Mentre rileggo le parole dell'immagine(spero si leggano i caratterei piccolini!), le lascio entrare dentro me, lascio che scavino dove e come devono, perchè sono un po' adulta e un po' bambina ma abbraccio soprattutto la parte di me che non sa reagire e rimane in certe situazioni pietrificata e inerme, la proteggo con tutta me stessa, come una madre fa col suo piccolo che non sa difendersi e che non conosce il mondo.
Oggi non avevo intenzione di postare nulla, sono giorni di confusione e per certi aspetti smarrimento dove a nulla serve il ragionamento e la razionalizzazione. Gli stati d'animo non sempre ascoltano il linguaggio della mente, sono ribelli e talvolta spaventano, ti fanno scappare e ti lasciano inerme e senza parole. Già senza parole, io che qui ne scrivo e ne butto tante, mie e altre prese in prestito quando le mie soccombono! Basterebbe fare così piuttosto che così....Ma così non funziona! Allora mi fermo, ascolto, guardo dentro me e fuori di me, ma soprattutto aspetto che la bufera passi per riprendere il cammino. Tento di tenere a bada quell'emotività che fa sfociare nell'impulsività, quella che in passato mi ha fatto tanti sgambetti e creato situazioni più difficili, ma sempre tento di non coinvolgere chi non ha niente a che vedere col mio stato d'animo perchè soffrirei ancora di più.
Aspetto, si aspetto e mi prendo il mio tempo, so che non sempre è facile per il ragionamento corrente capire e accettare questo, si passa per persone infantili e non per persone adulte. Ma chi può dire di essere un adulto per eccellenza? Io non lo sono, mai detto di essere una da prendere come esempio, ma piano piano capisco che va bene così, mi accetto con tutte le mie debolezze, scrivo come un fiume un piena, aspetto e rallento mi prendo il mio tempo sto solo proteggendo la bambina che vive dentro me, la prendo per mano e la rassicuro, non c'è niente in questo di sbagliato, conosco i miei limiti e non mi colpevolizzo più, mai più, sono fragile, molto fragile e quando ho paura di rompermi in mille pezzi come un oggetto di cristallo, cerco la mia via, anche se agli occhi di chi mi osserva è una fuga, ma è solo un proteggere quel pettezzo di cristallo chiamato cuore, perchè non si spezzi per sempre in mille pezzi!
In fondo è solo un modo per mantenere la calma...quando mi sento un pesce fuor d'acqua e non so dove mettermi, non sempre e non tutto può essere sempre spiegato e raccontato, non sempre conosciamo tutte le pieghe del nostro cuore e della nostra anima, non sempre si può essere così forti da non smarrire la strada per giungere a se stessi, ma io voglio provarci ancora!

giovedì 8 aprile 2010

...sassolini...

"Siamo solo sassolini buttati nel mare
che fanno increspare l’acqua".
(Madre Teresa di Calcutta)
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domenica 4 aprile 2010

Pasqua!

Auguro a tutti una Pasqua di Pace e Serenità!!!

Vi penso con gratitudine e affetto!

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venerdì 2 aprile 2010

Metamorfosi

“Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza. Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di fare ciò dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’ unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla.”
(Albert Einstein, 1955)
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