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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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mercoledì 22 luglio 2009

Bianche o nere?

Come che cosa? Le pedine! Si tratta di giocare una partita a dama, allora: "che cosa scegli? Su, coraggio, deciditi...Pedine bianche o nere? Guarda che se scegli le bianche hai la precedenza e puoi iniziare il gioco! Cosa c'è da pensare tanto?"
Eh, già...fosse facile prendere una decisione simile, se scelgo le pedine bianche ho il vantaggio d'iniziare con un margine d'anticipo, posso tentare di giocare d'astuzia e battere il mio avversario, ma allo stesso tempo ho maggiori rischi perchè se sbaglio i passaggi più importanti mi dò la zappa ai piedi!
Le pedine nere sono subordinate come prima mossa alle bianche, ma hanno il vantaggio psicologico e più tempo per riflettere mentre l'avversario fa il suo primo passo. D'altronde se anche dovessero perdere possono sempre giustificarsi dicendo che in fondo sono partiti con svantaggio per il fatto che i bianchi hanno avuto la prima mossa come apertura del gioco.
Ma chi tra le due pedine è attivo e chi è passivo? In realtà si è portati ad affermare nessuno dei due è attivo o passivo se non chi non riflette e chi si fa sopraffare dall'emotività impulsiva e dalla fretta.
Qualcuno più saggio direbbe che entra in gioco l'Intelligenza, si ma quale? Ci sono tanti tipi e sotto-tipi d'Intelligenza...forse si tratta di più combinazioni della corteccia cerebrale, o forse quella che ha il maggiore dominio e influenza nei vari passaggi strategici del gioco è l'Intelligenza Emotiva.
Ma di quale gioco stiamo parlando? Ah, sì è vero, ci sono tanti tipi di gioco, non c'è solo quello della Dama, in effetti se ci penso un po', anche noi piccoli, fragili, complicati, affascinanti esseri umani, siamo un po' tutti come pedine di un intricato e strano gioco, a volte siamo a conoscenza delle regole e sappiamo come muoverci(più o meno), altre volte ignari delle mosse subdole del nostro avversario non ci rendiamo conto che veniamo "mossi" indipendentemente dalle regole stabilite dal gioco, ma sto parlando del gioco della Vita.
A fine gioco, quando arriva il momento di tirare le somme, spesso chi appare agli occhi dei più come un "perdente" o un fallito non è detto che lo sia realmente... e viceversa chi ostenta orgoglio e presunzione per i risultati ottenuti e la vittoria, probabilmente non è il vero"vincitore", nel senso stretto del termine.
Chi lo sa....magari è stato scorretto e ha barato. O no?

22 commenti:

Unknown ha detto...

solite mosse bianche o nere mi battevano sempre messa all'angolo ...in trappola ...
insomma sempre perdente ...anche nella vita ...
baci mary

DARK - LUNA ha detto...

Tesoro mio....questo post è da Oscar!
All'inizio ero tentata di rispondere "pedine nere" (difetto d'indole) ma poi, andando avanti mi sono accorta che le tue riflessioni non sono per nulla indifferenti.....quindi ho cominciato a cercare la parola "pedine grigie"....e perchè mi sa che la partita sarebbe ad armi pari....quando in realtà....ad armi pari non lo è mai...e quel bianco o nero...di netto la dice proprio lunga.....
Geniale amica mia...ironico,sottile e geniale......
Non ho la soluzione, ma di certo, vorrei non essere nè un colore e nè l'altro...ma magari solo la base, la dama in sè....me la passerei moooolto meglio...
Ti abbraccio!

Unknown ha detto...

Mah!!!!

Meglio non pensarci troppo e continuare ad andare al minimo....

Minimo sforzo massimo rendimento; come piace a me!!!

Un grandissimo abbraccio a te cara Miriam!
Cathy

Miriam ha detto...

@Mary
Fa uno strano effetto ricordare le sensazioni provate nel passato, soprattutto quando si doveva giocare ma allo stesso tempo bisognava avere i riflessi pronti per non "farsi battere" miseramente dal nostro avversario!Sigh!
Tu dici "anche nella vita....", ma sempre di più sono convinta che i veri "perdenti" appartengono ad un'altra categoria!!!
La vita ci dà sempre un'occasione in più per completare ...il puzzle con la tessera mancante, non credi?
Ciao carissima!!!

Miriam ha detto...

@dark...
Eddai, adesso non esagerare(post da Oscar?)...comunque lo immaginavo che sei stata tentata di rispondere "pedine nere", sarà forse per amore ai sentimenti dark? Eppure ho sempre pensato che nel buio si può nascondere tanta luce, questo l'ho toccato con mano!
Spiacente per te carissima, ma le pedine grigie non le hanno ancora inventate e come sottolinei acutamente tu, le partite si giocano "IN NERO" o "IN BIANCO", ma qui mi viene da aggiungere, è come dire "mettere nero su bianco...", le vie di mezzo probabilmente sono vie di fuga, oltre l'intelligenza e la furbizia ci vuole anche il CORAGGIO, quello di saper prendere delle decisioni e seguire una linea di pensiero nel modo più sano e coerente possibile(senza arrivare però alla fustigazione)...
Ma se mi soffermo molto a pensare, mi sa che neanche io ho la soluzione di cui parli!
Buon pomeriggio, ti abbraccio!

Miriam ha detto...

@Fata Bislacca
Eh, già cara Cathy, hai ragione da vendere!
Meglio non pensarci troppo e continuare ad andare al minimo, se non vogliamo che quel poco di materia grigia si disperda ed evapori inesorabilmente insieme agli incendi che stanno distruggendo tutto!
Ti abbraccio fortissimamente anch'io,appena sono meno fusa passo da te!
Bacioni!

giardigno65 ha detto...

chissà se è così importante vincere

Miriam ha detto...

@giardigno65
Benvenuto nel mio blog è per me un vero piacere avere nuovi lettori!!!
Assolutamente NO! Non è così importante vincere.
Almeno per me "vincere" che significa raggiungere un traguardo, è ben altro, anche se il risultato finale conta e incide, eccome!
Non so se appatieni alla categoria dei tifosi di calcio, ma cosa ne diresti se l'Italia ai mondiali perde sempre e non arriva neanche in finale?
Semplificando il tutto penso che è più importante tutto il lavoro che affianca il gioco, anche se nel gioco della vita tutto assume un'altra valenza!
A presto e a ri-leggerci!

Miriam ha detto...

@giardigno65
La fretta...che pasticciona...
"Almeno per me, "vincere" NON significa raggiungere un traguardo, è ben altro, anche se il risultato finale è quello che conta e incide, eccome!"
Ciao!

Vittoria A. ha detto...

Ciao! Sono molto contenta che anche tu ti sia legata al mio blog!Secondo me il più grande successo che si possa ottenere é riuscire a rendere felici e a far stare bene le persone a cui si vuole bene. Magari é un'idea un pò romantica però io ci credo.
Complimenti anche per gli altri post, sono tutti molto interessanti!

Miriam ha detto...

@Vittoria A.
E io sono altrettanto contenta che sei qui a commentare e condividere i tuoi pensieri in questo mio piccolo e (spero...)semplice angolo felice, anche se in fondo si tratta solo di un blog!
Quindi cara Vittoria è con grande piacere che ti dò il benvenuto a bordo, mi auguro davvero che in tutto questo mare di parole e post riesca a trovare qualcosa d'interessante!
Abbraccio la tua "idea romantica" perchè io ci credo come te e forse anche fino alla follia!!!!
Ciao Vittoria, ti aspetto per le prossime volte...a presto!

Unknown ha detto...

Ah non ci avevo pensato... Bianco e nero danno grigio= materia grigia... Il nostro cervelluzzo!!!
... ma mi sa che la mia è rosa... E la tua???
Un grande abbraccio, buon sabato mia cara!

Paola Romitelli ha detto...

I rapporti umani. Bel post!
Essi sono governati sempre da regole di potere, di controllo, di possedere, di prendere... tali regole, in uno scambio relazionale, si susseguono velocemente e ognino dei partecipanti alla relazione le mette in atto a seconda se si trova in una posizione "up" o in una posizione "down" (e accade anche a chi si sente sempre perdente di governare una relazione ;).

Sul bianco, nero, grigio... sono d'accordo con te Miriam: scegliere il grigio è una via di fuga, è calpestare i propri desideri, mettere da parte se stessi... e, prima o poi, c'è il rischio di esplodere e di spostare l'aggressività che ne deriva su altre "cose" o su altre relazioni. Ma restare fedeli a se stessi, per non tradirsi è difficle per tutti, compresa me :]
Ciao.
Paola

Miriam ha detto...

@Fata Bislacca
A dire il vero non ci avevo pensato neanch'io riguardo all'importanza di un colore apparentemente così insignificante come il GRIGIO...
Accidenti Cathy, sei macchiavellicamente incredibile, non finisci mai di stupirmi e ora che ci penso i post ed il fiume di parole che si buttano dentro un blog, assumono una valenza del tutto speciale solo se vengono letti e commentati da altri e solo se altre "materie grigie" si uniscono alla mia ritrovo il filo del discorso che talvolta perdo strada facendo mentre scrivo/penso/elaboro un concetto!
Ma sai che ti dico carissima? Dopo che ho letto il tuo commento sto pensando seriamente che anche il mio CERVELLUZZO(che sa un po' di merluzzo bollito in questi giorni di calura insopportabile)è ROSA come il tuo!!!!
Ma tu sei sempre così speciale?
Ti abbraccio caramente e buon fine settimana, qui si continua a cuocere!!!

Miriam ha detto...

@Paola
Eh già, i rapporti umani...le regole, il rispetto, lo scambio relazionale...hai ragione cara Paola, esiste un intricato sistema che crea un bel movimento tra noi esseri umani, ognuno ha le sue strategie e applica le regole a seconda di uno stato d'animo o di una condizione sociale o di potere, dimenticandosi di rispettare le regole generali per un vivere civile comunitario!
In riferimento al grigio-fuga, un po' tutti siamo dell'avviso che è sempre meglio non scappare, tuttavia quando ci si trova in una situazione "particolare" si sente l'istinto di allontanarsi e...fuggire.
Mmmh, restare fedeli a se stessi, è la prova più grande di fedeltà, rifletterò su questo tuo pensiero nei miei momenti "no"...
Un caro arrivederci e continua a creare, sei bravissima!

DARK - LUNA ha detto...

Va bè...neanche io non sono una tipa da sfumature grigie....o sono bianca o sono nera...ma rimanendo nel tema del tuo post non vorrei essere comunque nè una pedina bianca e nè una nera...ma già la parola "pedina" disturba...per questo ho scelto di essere la dama...per gustarmi la partita, stando a guardare...anche perchè io, tesoro, non sono una che sa perdere...non sono sportiva per niente...
In ogni caso, per "l'oscar" o tu sei troppo modesta o "non è belo ciò che è bello ma è bello ciò che piace"
Giusto?
^___^

Miriam ha detto...

@dark...
Non posso che darti ragione cara amica, la parola "PEDINA" disturba anche me, infatti l'ho usata come metafora provocatoria, neanch'io amo pensare che posso essere stata (o magari lo sono attualmente) a mia insaputa nelle mani di qualcuno, purtroppo la vita c'insegna che talvoltaciò è avvenuto e solo noi sappiamo quanto ne abbiamo sofferto!
Il tuo discorso sul GRIGIO è stato molto proficuo e infatti volevo ri-scriverti per ringraziarti, se leggi i commenti successivi al tuo, potrai notare come è stato un "trampolino di lancio" per formulare altri simpatici e interessanti pensieri!
In effetti il tuo punto di vista è tra i più originali, scegliere di fare la Dama, anche se per quel poco che ti conosco non credo che, passionale e battagliera come sei, ti accontenteresti di "stare a guardare", giusto cara amica mia?
T'immagino che arrivi in una notte di bellissima luna piena, al galoppo di un bianco cavallo avvolta in un abito rosso fuoco, ti fai largo tra la folla e con fare da regina ti accomodi ai primi posti per ammirare la battaglia, in cuor tuo ti chiedi"chi vincerà?"
O sarai tu stessa che appena giunta sul luogo griderai "largo, fatemi passare, sono stanca di fare da spettatrice, costi quel che costi ma oggi si combatte per la mia VITTORIA, che sarà quella di perdere questa battaglia, m'impegnerò fino all'ultimo colpo e che nessuno pensi di trattenermi!"
(Scusa, il caldo mi sta fecendo andare in delirio!), anche se penso che un'ipotesi simile non sarebbe del tutto assurda, che ne dici?
Cosa vuol dire "SAPER PERDERE?"A fatica e non immagini quanto, io perdo in continuazione...ci provo a non soccombere ma poi, sono come un tappettino!
Sono felice e arrossisco se qualcuno (come te e so che sei sincera!) mi fa un complimento, ma ho imparato a non prendermi quasi mai sul serio, se posso cambio discorso o ironizzo per evitare illusioni e delusioni, ma se a te piaccio così, bè, vieni qui che ti abbraccio forte forte!!

elena fiore ha detto...

Quanto tempo che non gioco a dama!
Altro che pedine bianche e nere, io opterei per un bel verde-mela ed un carico pink :-)

Ciao, elena°*°

Miriam ha detto...

@elena fiore
Che ridere, mi mancava la tua proposta, di sicuro ormai abbiamo preso una bella strada con i colori per le pedine!!! Il verde-mela è una bella trovata e oltre che dare un tocco di allegria è un buon portafortuna; il carico pink lo terrei come riserva per i momenti emmh,incolori, non si sa mai dovessero capitare!
Sogni d'oro!!!

DARK - LUNA ha detto...

Hmmhmhhmhmhmm
Diciamo che ci sono momenti in cui scendo in campo come una selvaggia e combatto le mie battaglie in prima persona....Ma soprattutto perchè non tutto si può delegare e non sono certo una che riesce a starsene in panchina quando la battaglia in causa mi riguarda personalmente ed è davvero importante....Per il resto...ogni tanto mi piacerebbe tanto potermi gustare tutto senza intervenire, ma chissà perchè, nessuno è come me (nel mio circondario privato) e nessuno può essere esattamente come le mie gambe, le mie mani e la mia testa....Questo comunque mi porta a stancarmi sempre e ad avere il mondo sempre sulla testa...Ma chi si ferma è perduto!!!!!
Vincere? Per me vincere vuol dire raggiungere, ottenere, arrivare, conquistare, riuscire, realizzare....Ma sono una grande realista e premeditatrice....Non m'imbatto mai in cause perse...Se scendo in campo è perchè sono certa già d'avere la vittoria in pugno!
Però.......ssssssssssssssss!!!!!!!!! non dirlo a nessuno....ne vale del mio orgoglio di guerriera (hihihihiihhi) avessi vinto una volta senza subirne poi conseguenze negative!!!! Per la serie..."era meglio che lasciavo fare al fato, alla vita" Anzicchè giocarmi 7 vite, sudare 200 camicie e andare controcorrente!!!
Ecco, questo...alla fine mi fa pensare che vincere, nasconde sorprese incalcolabili e che al quel punto.....meglio assolutamente perdere!!!!!
Ci sono! ^_- ti sto abbracciando anche io!

Unknown ha detto...

anche il mio come merluzzo bollito in brodo pink e verde mela con un fiocchetto di panna perché è domenica!!! Bacione; appena ho 2 minuti ti rispondo di la... Grazie per le tue parole!!!

Miriam ha detto...

@Fata Bislacca
Sei sicura che 2 minuti sono sufficenti per rianimarti dopo la mia, emh...valanga? Ma grazie a Dio sei ancora viva...che peso sulla coscienza saperti seppellita da tutte quelle(boh) parole!
Mia madre lo dice sempre che quando tira vento bisogna stare attenti alle finestre e alle porte aperte, ma tu niente eh, quei consigli non li conosci? Ma sto ancora ridendo per quella massa di umanoidi scatenati del video di ieri, ma non è che fanno qualche raduno nazionale?
Dato che si avvicina l'ora di pranzo, la tua ricettina di "merluzzobollitoinbrodopinkeverdemela, ecc. ecc....."vedrò di sperimentarla un'altra volta, vado a vedere di mettere qualcos'altro nello stomaco...
Bacioni e buon pranzo!

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