Ci provo, lentamente tento di riprendere il discorso interrotto con il Mare, il mio, quello che dimora dentro me da sempre, che accoglie e custodisce tutte le mie emozioni, i sentimenti, i sogni, gli ideali, la bellezza per quello che di puro c'è intorno a me, il sorriso e il condividere con semplicità, è qui che amo lasciarmi cullare, è qui che ritorno ogni volta col pensiero e col cuore, è qui che scruto me stessa e m'interrogo nella ricerca degli angoli bui e sconosciuti persino a me stessa, è qui che guardo la mia vita che scorre dinanzi a me in un'alternarsi di esperienze alcune edificanti altre meno, è qui che amo rifugiarmi per trovare pace e rinascere, è qui che si possono ammirare i colori più belli e ritrovare se stessi, è qui che possono succedere grandi e devastanti tempeste ma anche incredibili arcobaleni carichi di dolcezza e infinito amore!
Non temo il mare, direi che lo amo alla follia, sono nata in una città di mare e pur avendo viaggiato e visitato molte altre città non potrei fare a meno del luogo dove sono nata e del suo inconfondibile specchio cristallino, il mare… magico e prezioso scrigno di profumi e salsedine, culla da sempre dei miei sogni che al tramonto volano lontano insieme ad una soffice nuvola rosa di fenicotteri, in cerca di lidi sicuri e di protezione .
Temo però il mio Mare, soprattutto quando si rivolta contro di me e diventa una vera furia dell'universo, lo sento arrivare come un tuono, in quei momenti mi assale una gran senso di smarrimento perchè temo di non riuscire a mettermi in salvo, vorrei scappare, fuggire…ma sarebbe da vigliacchi! Rimango lì pietrificata, ormai non posso fuggire... non ho più via di scampo, è davanti a me, insieme, io e il mio Mare ormai siamo dentro una furiosa guerra, lui è ferito e deluso di me, ma va oltre e tenta un’altra carta: mi porta a guardare me stessa, lottiamo con tutte le forze mentre vengo scaraventata contro le rocce, ci sono ancora troppe resistenze, c’è la paura, sembra di morire ma ancora non è arrivato il momento, cerchiamo l'uscita… ancora una volta il mio Mare mi scuote senza pietà fino alle viscere per farmi Rinascere, vuole vedere se dentro me può esserci un’altra vita, nuova e in grado di rinnovarsi, cerco e ritrovo finalmente la voce per il mio urlo straziante e primordiale, cerca la sua via, come un feto in cerca della sua luce, con le mani tento disperatamente di scavare nel fondo sabbioso per riemergere, ma lui mi riprende e mi scaraventa tutta la verità, i miei limiti, le insicurezze, le fragilità, l'ingenuità, ma anche la menzogna verso me stessa, tenta allora di trasformare il mio sguardo e depurarlo, piango mi dispero, mi rannicchio in me stessa , un movimento lacerante mi contorce nuovamente e intanto si lacera l'anima, mi aggrappo a qualcosa nel tentativo di salvarmi, vorrei vomitare quel malessere e quel disgusto come fosse una pioggia di cristalli, ma non succede niente di ciò, sono ancora pietrificata dentro una rete di disperazione e buio, quasi non riesco a riunire i pensieri e le mie cellule sono impazzite, ma il travaglio diventa ancora più lungo quando scopri che una parte di te deve inevitabilmente morire e staccarsi da te come una cancrena per rinascere come carne, sangue e cuore nuovo per ritrovare la fiducia, morire per elevarsi e riscoprire lo stupore per la Vita e amarla, afferrarla, stringerla, accarezzarla, abbracciarla fortemente e assaporarla come prima e più di prima, nonostante tutto, nonostante se stessi, perché non ti sfugga mai più , neanche una piccolissima goccia , insieme al dolore e la sofferenza di ieri e finalmente riuscire a veder splendere la propria esistenza in un’acqua finalmente pulita e limpida!
Quel Mare ha un suo linguaggio, ma talvolta si diventa sordi talvolta non si ascolta la voce della sua anima che è poi la nostra Coscienza...succede che ci si lascia distrarre da cose effimere o da falsi sentimenti, o emozioni, ci lasciamo trasportare dalle illusioni che indossano la maschera del sogno, egocentrici e folli rincorriamo la ricerca di una verità fasulla e ipocrita, vuota e sterile, si finisce per non riconoscere più i suoi messaggi vitali che vogliono metterci in guardia per non farci cadere in tranelli talvolta senza ritorno sporcandoci di putrida melma!
Si sceglie invece di volare incoscienti senza sapere quale sarà la mèta o il traguardo che talvolta altro non è che cadere nella fogna dove, ahimè dimorano spesso sciacalli dei sentimenti, il cui scopo primario della loro esistenza è uccidere i sogni altrui con inganno e senza scrupoli!
Io non permetterò mai, a nessuno, di uccidere i miei sogni!
Il mio Mare è in grado di mostrare anche la parte migliore di sé, sa essere dolce e premuroso, sa curare le mie ferite e dopo la tempesta sa ritrovare e regalare tutt’intorno una gran pace e quiete, sa consolarmi e incoraggiarmi, con tenacia mi stringe al suo grande cuore e mi sussurra “Sii sempre come l’onda del mare che pur infrangendosi sulle rocce trova sempre la forza per ricominciare”!
E io gli sarò sempre grata…
Un grazie speciale a Trilly e a Ghost!
11 commenti:
Il mare, il vento e nel mezzo il silenzio.
Arriverà la pioggia e le ferite portate dal vento scivoleranno lungo la pelle, in rivoli, verso il mare.
che battaglia!!!!!
Si può vivere così!!!? Vai un pò in montagna... distaccati, chissà, se le acque si calmeranno... riuscirai a navigare in un mare più calmo..
Ti auguro una navigazione serena, cara amica
Credo che tutti abbiano paura del proprio mare interiore, che a volte è poco comprensibile da parte nostra, e ci travolge portandoci a fondo.
Ma è proprio riemergendo che si possono apprezzare i momenti in cui questo mare è sereno e rispecchia appieno la luce del sole.
Come puoi notare sono di poche parole...
A presto Miriam!
P.S.Ti ho inserito tra i miei preferiti di Technorati.
Il mare nella psicologia rappresenta l'inconscio....e la visualizzazione di esso...(più o meno torbido, scuro o limpido) ci suggerisce come stiamo.
Quando lo temiamo (questo mare/inconscio)sempre a detta della psicologia, indica appunto, il temere ciò che abbiamo dentro e che non vogliamo affrontare.....il dentro, noi stessi. "La profondità"
Per quel che mi riguarda...w il mare...solo mare...sempre ed assolutamente mare!!!!!
ti abbraccio.
Navigare nel proprio mare...
veleggiare con la terra a vista pronti ad attraccare, ma con il desiderio di spingerci un pò più in là, con il pericolo che una tempesta ci possa sorprendere...
Noi siamo marinai esperti, cara Miriam, conosciamo tutti i segni e le increspature delle nostre acque, ma il desiderio di capire, di conoscere rende tutto meno semplice e affascinante! grazie per la tua poetica dolce e raffinata!
è un mare di sofferenza il tuo!
una sofferenza acuta e lancinante dalla quale si fa fatica a fuggire...
c'è sempre, però una boa, un appiglio, al quale aggrapparsi per resistere!
Un saluto ed una buona domenica.
Ciao! Sai scrivere in maniera superba: mi piace molto come esprimi i tuoi sentimenti...la simbologia del mare poi, dice molto...
Serena navigazione!
sono nata dove si sente profumo di terra bagnata dalla nebbia ma amo il mare più di qualsiasi cosa al mondo
Il mare da, il mare prende, è un continuo movimento anche quando all'apparenza è immobile e così in fondo siamo noi
Rinascere Miriam costa una fatica inumana, è un percorso difficile che divora le forze ma si può fare, superando la burrasca della vita per alzare poi le vele e finalmente sentire aria pura tra schizzi di salsedine
abbraccio Miriam ma proprio grande :-)
lella
passo di qui per augurarti una serena notte e lasciarti un sorriso :-)
Ciao, l'ultima frase è perfetta...bisogna semnpre trovare la forza per ricominciare!
Un abbraccione
Cinzia
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