Sabato 25 Aprile 2009, giornata storica importante a livello nazionale perché ricordata come Anniversario della Liberazione, scrivo e penso perché con orgoglio faccio il punto della mia situazione di LIBERAZIONE legata ad eventi personali del mio viaggiare/sognare/esistere iniziato con la nascita di questo spazio virtuale e condiviso con molti di voi attraverso il blog.
Parlando del mio blog faccio riferimento ancora una volta alla componente “Tempo”, proprio per questo ho pensato di unire un’ immagine curiosa e fantasiosa di macchina del tempo!
Davvero incredibile ritrovarmi ancora una volta a scrivere tra queste pagine, ignara di chi vorrà leggerle e farle sue interrogando, perché no, anche se stesso/a.
Senza condizionamenti ricerco un linguaggio diverso, ponderato, riflessivo e sofferto, più in sintonia col mio modo di essere, scrivo soffermandomi ad ascoltare le mie parole e ogni virgola nascosta nei miei vari stati d’animo, oggi in questa magnifica giornata di Liberazione mi sento finalmente libera e ritrovo il senso vero di questo termine, proprio quando pensavo di aver trovato il mio tempo per tacere e chiudere il mio blog!
Ancora una volta mi ritrovo a prendere una decisione, se fare o no un’altra tappa del mio viaggio, totalmente nuovo, totalmente entusiasmante, totalmente avventuroso.
Ma quello che è più importante è la motivazione: mi sento nuova nonostante le ferite, nuova nei pensieri e nel percepire me stessa, nuova e allo stesso tempo fragile, nuova e allo stesso tempo quella di sempre, nuova nella volontà di riscoprirmi domani un’altra senza le paure del passato o gabbie buie e fredde che opprimono la mia entità di persona libera di amare e sognare le cose più belle e pure della vita, senza cadere nell’inganno del sogno fine a se stesso.
Ognuno di noi ha la sua macchina del tempo e può decidere che percorso iniziare e intraprendere, dove viaggiare se nel passato, nel presente o nel futuro…ma siamo sempre noi gli autisti di questo mezzo e di volta in volta conduciamo la nostra vita nella direzione che vogliamo, quella che pensiamo sia meglio per noi in base a quello che preferiamo si sceglie una tappa piuttosto che un’altra, a volte in modo consapevole e altre volte in modo inconsapevole e sconosciuta alla nostra razionalità!
Talvolta questo viaggio subisce degli incidenti di percorso, tutte le macchine subiscono dei guasti e quasi sempre si accende qualche spia luminosa per avvertirci dell’imminente problema, ma talvolta il viaggio ed il panorama che ci circonda ci distrae dalla realtà e si rimane intrappolati dal sogno, incapaci di intervenire per porre rimedio e proseguire il nostro percorso senza perdere il controllo del mezzo.
Capita che non tutte le persone s'indendono di motori e purtroppo non hanno nessuna nozione pratica di meccanica; io rientro purtroppo in questa categoria, ecco allora che quando la macchina comincia a dare i primi segnali di imminente guasto, bisogna fermarmarsi e con umiltà chiedere aiuto.
Queste persone più esperte di me sono le persone che circondano il mio mondo reale, quelle che prima di me hanno fatto lo stesso tipo o quasi di viaggio e di percorso, che come me si sono imbattute e scontrate nei famosi incidenti di percorso, persone in carne ed ossa e con un cuore puro e sensibile che hanno sofferto l’ingiustizia di vedere, conoscere, toccare con mano che esiste anche il male e la sofferenza, che hanno sentito bruciare sulla propria pelle la volontà di lasciarsi andare in un morire lento dell’anima, dove qualsiasi tentativo di aiuto dall’esterno veniva percepito solo come un lancio di pietre invisibili che si aggiungevano alle altre pietre che ricopriva il loro cuore ferito e deluso , arreso alla malvagità gratuita dove gli avvoltoi trovano abbondante pasto in un terreno fertile per simili brutture.
La sofferenza porta molte persone alla convinzione di non credere più in niente e tanto meno in se stessi, si ha voglia solo di fermare tutto, ci si sente sconfitti e spesso colpevoli.
Concludendo un lavoro molto bello di Danza-Movimento-Terapia durato tre mesi, i tempi scorsi ho scritto anche sotto l’ispirazione di quel magico e introspettivo lavoro guidata dal sogno e dal desiderio di trovare la mia essenza.
Ma i veri frutti posso coglierli solo oggi perché si uniscono ad altre tappe importanti che trovano il loro vero gusto non artefatto, attraverso la nascita di questo nuovo, sofferto ma vero e voluto post.
Questi giorni ho lasciato affiorare importanti segni, dove mi sono ascoltata e ho fatto rinascere la bambina nascosta che vive in me e che ogni tanto si perde, ho lavorato sulle percezioni e sui ricordi, ho scavato come una ruspa dentro me stessa e posso affermare (anche se tremo all’idea) che oggi il cantiere del mio viaggio ha riaperto con gioia i lavori, ho fatto un po’ di pulizia tutt’intorno, ho acceso qualche preziosa luce in più per accedere più serenamente, ho raddrizzato qualche sentiero e liberato il mio presente guardando con dolcezza e pìù pace il mio ieri, perdonando, abbracciando e riprendendo per mano quella piccola e fragile bambina arrabbiata che oggi mi vede persona nuova e un po' più consapevole!
Un grazie a chi mi è stato vicino!
6 commenti:
sono contento per te... che il tuo bel post sia di buon auspicio per tutti quelli che hanno bisogno di fare chiarezza e di ritrovare il coraggio per andare avanti. Mi ci metto anch'io tra quelli! :-)
Leggerti rinascere.
Anche la macchina del tempo ha bisogno di carburante.
Ti auguro di trovare nel bello l'energia indispensabile senza disperdere nel tuo universo le scorie inquinanti. Anche queste, positivamente riciclate possono essere fonte di energia e rinnovamento.
Buon viaggio, a rleggerti presto.
Grazie per il tuo commento Claudio(scordato), la parola d'ordine per viaggiare sicuri nel mondo virtuale è: CHIAREZZA!
Buon proseguimento di viaggio anche a te!
Benvenuto ChiaroScuro, ti ringrazio per l'augurio forte e chiaro, ne farò tesoro!
A rileggerci presto...
Buon viaggio anche a te!
Il viaggio nel tempo e nello spazio
lo si percorre attraverso la lettura
d'un libro o un quotidiano. Ti sentirai
trasportata dolcemente in un paese non lontano
ma presente attraverso i sogni e le realtà che fanno parte di questa umanità ove tutti quanti siamo. L'età dei sogni è quella della fanciullezza
per taluni, per altri invece è quella che prendiamo
in considerazione
se lo si vuole e ci s'immerge nel sole
ci si lascia cullare da un vento foriero d'incanti
ed ognuno non si sente straniero se è alla ricerca del vero nostro essere normali
con o senza ali andiamo e soffermiamo almeno per un poco a dialogare spegnendo il fuoco delle contese, senza pretese ma con la dovuta umiltà
d'essere coautori.
@Anonimo
Sei sempre tu, è voluto il tuo anonimato o ...penso che stai dimenticando come si fa a evidenziare il tuo nome, ma se invece preferisci rimanere neutrale caro poeta, rispetto il tuo volere! Sono d'accordo con te, ognuno sceglie la sua macchina del tempo attraverso qualcosa come la lettura di un libro o altro che ci permette di sognare e viaggiare lontano! Dove poter prendere le distanze dalle contese,, come dici tu.
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