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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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giovedì 19 marzo 2009

Paternità

Poche parole e poi vado a dormire, dico sempre così e poi finisco per perdermi tra le frasi da scrivere e i tanti pensieri che s’intrecciano tra i capelli, i polpastrelli ed i tasti della mia tastiera.

Ricordavo di aver conservato in una delle tante cartelle “immagini”, proprio quella che vi mostro, quando avevo in mente di “inventare” un blog più serio.

L’ho conservata e custodita gelosamente, se non sbaglio avevo scritto anche un piccolo “racconto”, tuttavia oggi resta l’immagine che mi piace molto perché a metà strada tra un quadro e una foto, i colori sono tenui e trasparenti come un dolce incontro di acquarelli, i contorni sono sfumati e nebulosi come vecchi ricordi che affiorano nella mente dopo aver subito una inevitabile trasformazione, quella che avviene sotto la spinta e l’influsso del tempo “ passato” e l’incontro con quello “ presente”…

Banale a questo punto da parte mia continuare a cercare il titolo per l’immagine…

Ma non posso tirarmi indietro, si tratta evidentemente di Un padre col suo bambino, in riva al mare.

Stasera, poco prima di andare via dal lavoro, parlavo con una collega, mi ha ricordato che oggi è(era) la giornata della festa del papà… Prima di quella chiacchierata non mi era passato per la mente o meglio è da molto che non ho riferimenti per questa “festa”, ho perso mio padre nell’89, un infarto se l’è portato via, ma non è di questo che volevo parlare…

Guardo l’immagine e provo ad ascoltare la voce di quel padre che parla al suo bambino, il piccolo osserva con stupore quello che si nasconde tra i ciottoli e la sabbia marina, il suo giovane sguardo segue con fiducia, attenzione e curiosità le indicazioni e le spiegazioni del padre…ascolta quella voce forte e rassicurante senza perdere una sola parola, la sente vibrare nel suo corpicino, è felice, si sente sicuro e protetto tra le sue braccia, intorno a loro c’è solo una gran calma e pace…c'è amore e dolcezza!

Si percepisce il profumo del mare e la salsedine sale fino alle narici, creando uno strano e buffo solletico. Anche il vento ha smesso di soffiare per non dissolvere quell’incanto, finendo per allontanarsi di nascosto, tra i cespugli della macchia mediterranea, il mirto e le altre buone erbe aromatiche.

In religioso silenzio e rispetto accarezza entrambi con una lieve e discreta brezza marina, perché il tempo non cancelli quegli attimi preziosi per quel dono stupendo che è la Paternità!…

Ma sto solo commentando un’immagine…in fondo è solo un’immagine!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

NON MI SENTO DI COMMENTARE IL TUO POST,SCRITTO CON LA PENNA DEL CUORE, SENZA DUBBIO E PER QUESTO, NON VA TOCCATO CON PAROLE ALTRUI....
MA POSSO RICAMBIARE LA SINCERITA' E LA TUA TRASPARENZA D'ANIMO...
IERI MATTINA (19/03) SONO STATA UN ORA A SCRIVERE, CANCELLARE, SCRIVERE E RICANCELLARE UN POST MAI PUBBLICATO SUL "PAPA'"...
MI SONO ACCORTA CHE, LIBERANDO L'ANIMA, NON VENIVA FUORI NULLA DI COMUNE A TUTTI COLORO HANNO UN PADRE ACCANTO O LO HANNO AVUTO, E CON LUI I BEI RICORDI CHE OGNUNO CONSERVA DENTRO.
RABBIA, NOSTALGIA, AMORE E RANCORE....E POI IL VUOTO.
PER QUEL LONTANO 1989, QUANDO "LUI" CI CHIUSE LA PORTA ED ANDO' VIA, SCEGLIENDO QUELL'ALTRA, DIMENTICANDOSI DI NOI....MUTANDO, DETERMINANDO ME E TUTTA LA MIA VITA.....
E PENSARE, CHE ANCORA OGGI, LO SENTO COME L'AMORE PIU' GRANDE CHE IO CONOSCA, UN AMORE CHE RESTA NEI RICORDI DI BAMBINA CHE NON TORNERA' PIU'.....
CI RITROVIAMO A PERIODI, NEGLI ANNI AVVENIRE, PER POI SPARIRE DI NUOVO, COME UN GIOCOLIERE...
OGGI....LUI 50 IO QUASI 31....MIO FRATELLO 26....SUA MOGLIE 41..."SUA FIGLIA" 14....OGNUNO NELLA SUA VITA, LONTANI SENZA MAI PIU' UN TETTO CHE LO RENDEVA MIO.....FORSE AMICI, FRATELLI E SORELLE...CONFIDENTI IN PRANZI E CENE D'INCONTRI PRORADICI....MA MAI, MAI PIU'....PADRE E FIGLIA....
OGGI...SOLO PARVENZA E LA FREDDEZZA DI DUE ESSERI UMANI CHE PUR INDISSOLUBILMENTE LEGATI DAL SANGUE E DALLA DISARMANTE MAGIA DEL DNA CHE FA DI ME IL SUO CLONE DENTRO E FUORI,OLTRE QUESTO.....NON ESISTE NULLA DI SIMILE A CIO' CHE LEGA CON AMORE ED INTIMO LEGAME, UN PADRE ED UNA FIGLIA....
PUR AMANDOLO MORBOSAMENTE, INDISSOLUBILMENTE,UNIVOCAMENTE.
SI....ORA LO SO...HO FATTO BENE A NON TERMINARE E PUBBLICARE QUEL POST....

rom ha detto...

Bella immagine, Miriam: da guardare a lungo, ciascuno con i suoi pensieri.
Essere padri è molto bello. Tra le sensazioni che provai, una: ero diventato vulnerabile.
Un'altra: se ce ne fosse stato bisogno, ero pronto a dare la mia vita per salvare la sua.

Pensierino del mattino: la paternità è bella se non diventa pateternità. :-)

Miriam ha detto...

Carissima amica “ anonima” spero di non sbagliare mentre scrivo per rispondere alle tue sofferte parole, tessere di un grande mosaico dove racconti e ripercorri la tua esperienza personale, ti apri a me senza ipocrisie e maschere di nessun tipo, io, che sono per te solo una sconosciuta!
La giornata di ieri ha ricordato ai bambini “la festa del papà” , per me è solo un’altra data che si aggiunge al già lungo elenco delle altre “festività” fasulle(così le sento io) che, (ricordi? ), generano in me strane allergie croniche con conseguente rifiuto.
Mi scrivi che hai tentato di scrivere qualcosa ieri mattina a riguardo, pensando a lui, tuo padre…perché ti sei “censurata”? Ogni persona, bambino vive un’esperienza diversa, perché farti altro male pensando che doveva venire fuori qualcosa di uguale/simile o comune a tanti altri o a tutti gli altri?
“RABBIA, NOSTALGIA, AMORE E RANCORE....E POI IL VUOTO”.
Non penso che ci sono altre esperienze che riescono a incidere segni indelebili nell’animo di un bambino, più di quello che hai vissuto tu!
Niente più della sofferenza e del dolore fa crescere velocemente una persona, figuriamoci nel caso di un bambino, tuttavia e allo stesso tempo conservano dentro di loro la voglia di riscattare se stessi, per quello che la vita gli ha inflitto ingiustamente!
Non aggiungo altro fuoco al tuo…non dirò neanche mezza parola di più…perché tu più di me hai scritto “con la penna del cuore” e le tue ferite bruciano ancora sulla tua pelle!
Non so se hai fatto bene a non terminare e pubblicare il tuo post, di sicuro hai fatto bene a scriverlo perché quelle parole erano destinate a te, solo a te! Solo tu potevi capirle e decifrarle, solo tu cara amica!
Scrivendo hai aperto una porta, uno spiraglio luminoso dentro di te, un modo per iniziare a guardare la tua rabbia da altre angolature e iniziare a prenderne le distanze, hai scavato dentro di te per cercare quell’acqua salvifica che spegne il fuoco che ha accompagnato la tua crescita, prima nell’adolescenza fino a farne una creatura nuova, una donna.
Nella vita tutto ha un senso e soffrire ingiustamente fa crescere interiormente chiunque e rende più forti e tenaci!
Vorrei poterti dare qualche consiglio per ritrovare un po’ di felicità ma sento che posso dirti solo di ascoltare e fare quello che il cuore ti suggerisce, senza aver paura di fare errori, vai dritta per la strada che potrebbe indicarti, con gioia e fiducia!
Posso abbracciarti? Coraggio ….e grazie, sapevo che sei una persona speciale….sei una continua conferma!

Miriam ha detto...

Mi fa piacere che ti piaccia questa immagine caro rom! Molto bello il tuo stato d’animo di fronte alla mia provocazione (buona) di “Paternità”….Spero che altri padri rompano il ghiaccio ed il muro di gomma e mi raccontino la loro esperienza!
Dare la vita per un figlio è il massimo, ma per fare felice un bambino basta meno, molto meno , peccato che la vita non sempre è così generosa e altruista.
“pateternità” nel senso di…?

rom ha detto...

Nel senso di eterna paternità. Non tanto per il padre, che sempre padre ha da essere, quanto per il figlio. Bisogna sapersi muovere in disparte, dare e fare senza apparire, senza pesare, senza aspettarsi ricompense: al centro c'è il figlio, o la figlia, non tu.

Anonimo ha detto...

No...non hai sbagliato....(almeno penso)
ma credo di essere io quella persona a cui hai risposto.....ero consapevole del tuo riconoscermi....
"Aprirmi con te"..."un tassello in piu'"
sai cosa penso di te....
ero certa delle mie parole ben riposte......ed alla giusta conoscenza, con chi sa comprendere ed andare oltre, aggiungo tasselli volentieri....
come i tuoi post fanno con me del resto.
Tutto ciò che hai scritto riflette tutte le verità...soltanto una ha un colore diverso...
"continuare a farmi del male"
No ....quel male è finito....oggi è qualcos'altro...che attinge fortemente la mia personalità, il mio carattere....

ti ringrazio tanto per le tue parole e per la donna che sei....
Tu, sei speciale...
E anche sta volta ci ho preso....ho capito subito con chi avevo a che fare.....
se puoi abbracciarmi???? ma cerrrrto!!! quanto vuoi...
fatto!
aggiungo un bacio grande.
PS: per la festa della mamma ne aggiungiamo altri tasselli ehhhh!!!
A prestissimo....

Miriam ha detto...

Ah...ora è tutto più chiaro, almeno credo...
Prendendo l'argomento sul serio, dici bene che "bisogna sapersi muovere in disparte...senza aspettarsi ricompense, al centro c'è il figlio/a", almeno così dovrebbe essere ma la mia esperienza personale mi dice che per me non è stato proprio così.
Senza nessuna polemica, non sempre i padri ma i genitori in generale, si ricordano che i figli non sono "proprietà privata". Oggi sono più serena e in pace con me stessa, perchè ho "digerito" molte cose...
Però ci vuole molta pazienza e tempo, molto tempo!
Dunque tu sei un padre modello, che meraviglia! Una vera fortuna per tuo figlio...

Miriam ha detto...

Cara "anonima" (ma non più di tanto…), non so perché ma sentivo che questo discorso non l’avremo chiuso tanto facilmente. Sono ben felice del dono che mi fai rendendomi partecipe della tua vita, aggiungendo “ nuovi e preziosi tasselli” che rafforzano la nostra conoscenza , il nostro dialogo ed il confronto reciproco!
Solo per il fatto che hai deciso di ascoltare la voce di quei ricordi, fa sì che ti ami di più, mentre guardi la tua esperienza da angolazioni diverse.
“farti del male” nel senso che hai pensato che la tua storia poteva non avere i requisiti comuni ad altre storie differenti dalla tua e, magari non degna di attenzione! Penso che hai preso coscienza(a me pare così da quello che confidi) che ora dentro di te c’è posto per altri sentimenti! Quel “qualcos’altro , in fondo non è altro che AMORE…unica arma in grado di sconfiggere la rabbia ed il dolore!
Si salvi chi può…è vero ci sono anche i tasselli riguardo alle mamme….perché no?
Ho tentato di descrivere la mia sensazione di “Maternità” in un post, ma ho giocato con la fantasia, mi sono lasciata trasportare dall’esperienza lavorativa con i bambini…con loro vivo un’altra dimensione!
Ben altra cosa è parlare del rapporto “Mamma/Figlio(a)” o se preferisci “Figlio(a)/Mamma”….che casino…
Non so resistere ad un abbraccio, dunque ri-abbracciamoci volentieri!
Ti aspetto…

Cinzia ha detto...

Bellissimo questo post, mi sono commossa nel leggerlo...girovagando fra i tanti blog ho trovato un blog ed una persona meravigliosa: TE!
Posso chiederti di dove sei?
Un abbraccio e buona serata.
Cinzia

Miriam ha detto...

Ciao Cinzia, io mi commuovo se mi scrivete queste cose! Sono senza parole...Di dove sono? Mah, ancora me lo chiedo...forse abito sulla luna!
Prima o poi lo svelerò, che sia una maschera non svelarmi completamente? Mah!
Ricambio con affetto il tuo abbraccio, la mia serata è in relax, pigiama e vestaglia, pantofole e occhiali, in giro tra i vostri bellissimi blog e capatine nel mio!
Bacioni!

Scordato ha detto...

Paternità...
io sto cominciando a diventare padre delle mie azioni, di quello che faccio. Ho un figlio che sono io stesso e che sto cercando di condurre "sano e salvo" attraverso la vita. Ho avuto altri figli, altri comportamenti, altri visi. Non tutti erano buoni. Si sono trascinati senza meta serpeggiando, ignari di tutto, perchè non avevano un padre cosciente, lasciandosi dietro strascichi di dolore e abbandono. Eppure, come tutti i figli, si rimane loro affezionati perchè hanno fatto parte di te, indissolubilmente. Li ho tutti ben presenti e spero che i nuovi crescano sani e forti.

Miriam ha detto...

Ciao bentornato Claudio, ora so anche il tuo nome, per niente scordato il mio nuovo amico musicista, ho visitato anche il tuo sito, bellissimo... Sei incredibile, mentre scrivo sto ascoltando con le cuffie, una delle tue composizioni: "Zoppicaglia", ma avendole ascoltate tutte c'è l'imbarazzo della scelta, sono tutte molto affascinanti!
Il tuo commento è un bel viaggio interiore molto interessante la metafora per raccontare le tue tappe e la tua evoluzione personale.
"io sto cominciando a diventare padre delle mie azioni, di quello che faccio", racchiude tutto te stesso! Sono sicura che tutti cresceranno sani e forti, l'importante è che abbiano una casa accogliente e sicura, no?
Un grande in bocca al lupo per tutto!

Unknown ha detto...

Cara Amica, Come sai dapoco sono Padre e girando nel tuo blog ho visto questa foto: Mi vedo lì , con la mia bimba, con la pauradi sbagliare, con la voglia e la dedizione che metto nel cercare di diventare un buon padre; Imparare a leggere le sue espressioni, prevedere i suoi desideri calmare i suoi eccessi; poi penso alla mia bambina che dorme nel letto accanto al mio e quello che posso fare è darle solo tanto amore:::

Miriam ha detto...

@avalon1973
Non puoi immaginare quanto questo tuo commento è per me importante, mi fa ben sperare nelle nuove generazioni di padri, più attenti e sensibili ai bisogni dei loro piccoli! Allo stesso tempo affiora in me, un velo di malinconia che mi riporta alla mia esperienza di figlia e ai ricordi legati a mio padre che non c'è più, uomo di altre generazioni, purtroppo poco abituato e propenso a trasmettere i suoi sentimenti.
Riempie davvero il cuore leggere le tue apprensioni di padre verso la tua bimba, dove in ogni istante devi inventarti qualcosa per "diventare un buon padre" e avvicinarti sempre di più al suo mondo!!!
Il segreto per vincere ogni sorta di paura di sbagliare o di non essere all'altezza della situazione, sta nella tua frase finale..."darle solo tanto amore" , percepisco che il tuo senso paterno è davvero grande!!!
Un carissimo abbraccio a tutti e tre, e grazie per essere tornato da queste parti!
Miriam

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