
Mentre rileggo le parole dell'immagine(spero si leggano i caratterei piccolini!), le lascio entrare dentro me, lascio che scavino dove e come devono, perchè sono un po' adulta e un po' bambina ma abbraccio soprattutto la parte di me che non sa reagire e rimane in certe situazioni pietrificata e inerme, la proteggo con tutta me stessa, come una madre fa col suo piccolo che non sa difendersi e che non conosce il mondo.
Oggi non avevo intenzione di postare nulla, sono giorni di confusione e per certi aspetti smarrimento dove a nulla serve il ragionamento e la razionalizzazione. Gli stati d'animo non sempre ascoltano il linguaggio della mente, sono ribelli e talvolta spaventano, ti fanno scappare e ti lasciano inerme e senza parole. Già senza parole, io che qui ne scrivo e ne butto tante, mie e altre prese in prestito quando le mie soccombono! Basterebbe fare così piuttosto che così....Ma così non funziona! Allora mi fermo, ascolto, guardo dentro me e fuori di me, ma soprattutto aspetto che la bufera passi per riprendere il cammino. Tento di tenere a bada quell'emotività che fa sfociare nell'impulsività, quella che in passato mi ha fatto tanti sgambetti e creato situazioni più difficili, ma sempre tento di non coinvolgere chi non ha niente a che vedere col mio stato d'animo perchè soffrirei ancora di più.
Aspetto, si aspetto e mi prendo il mio tempo, so che non sempre è facile per il ragionamento corrente capire e accettare questo, si passa per persone infantili e non per persone adulte. Ma chi può dire di essere un adulto per eccellenza? Io non lo sono, mai detto di essere una da prendere come esempio, ma piano piano capisco che va bene così, mi accetto con tutte le mie debolezze, scrivo come un fiume un piena, aspetto e rallento mi prendo il mio tempo sto solo proteggendo la bambina che vive dentro me, la prendo per mano e la rassicuro, non c'è niente in questo di sbagliato, conosco i miei limiti e non mi colpevolizzo più, mai più, sono fragile, molto fragile e quando ho paura di rompermi in mille pezzi come un oggetto di cristallo, cerco la mia via, anche se agli occhi di chi mi osserva è una fuga, ma è solo un proteggere quel pettezzo di cristallo chiamato
cuore, perchè non si spezzi per sempre in mille pezzi!
In fondo è solo un modo per mantenere la calma...quando mi sento un pesce fuor d'acqua e non so dove mettermi, non sempre e non tutto può essere sempre spiegato e raccontato, non sempre conosciamo tutte le pieghe del nostro cuore e della nostra anima, non sempre si può essere così forti da non smarrire la strada per giungere a se stessi, ma io voglio provarci ancora!