
Mi sono svegliata con "Il tempo" in testa...per un miliardo di motivi, ma più ovviamente per il fatto che da oggi abbiamo la possibilità di cambiare e modificare questo elemento spazio-temporale, semplicemente spostando le lancette dei nostri orologi!
Non potevo certo non tentare di affrontare questo spinoso elemento, io che vivo e respiro questo spazio virtuale, sospesa nel tempo...Proprio io (ma non certo l'unica) che lotto da sempre con questa affascinante e controversa entità nel mio contesto reale...non solo in termini di ticchettio di orologi, ma nel senso che spesso devo ricordare a me stessa che "C'è un tempo per ogni cosa"...
Talvolta ci comportiamo come se fossimo "padroni" del Tempo, forti nella convinzione illusoria di poterlo gestirire con la semplice volontà razionale, imperterriti crediamo di poterlo modificare e adattare in base ai nostri interessi e bisogni puramente(e quasi sempre) materiali, legati agli eventi della nostra vita quotidiana, senza nessuna considerazione nel senso più ampio del termine o alcun sentimento di gratitudine nei suoi confronti!
Talvolta ci capita di pensare di poter dilatare il tempo, di allontanarlo, altre volte desideriamo di fermarlo e cristallizzarlo, altre volte tentiamo di respingerlo, rinnegarlo e riprenderlo come e quando vogliamo, spesso lo maltrattiamo e lo offendiamo, lo deludiamo...sprechiamo...uccidiamo...il nostro tempo!
Quasi mai pensiamo che invece il Tempo si nutre anche e soprattutto di Mistero e Spiritualità, di Magia e Sogno... Non dovremo mai dimenticare che siamo creature del nostro Tempo, e che che siamo della sua stessa sostanza, tuttavia rifiutiamo e rinneghiamo ancora una volta questa consapevolezza con molta e troppa superficialità.
Usando le parole di Terzani: "Ci siamo tarpati le ali della fantasia, abbiamo messo il bavaglio al cuore, abbiamo ridotto tutto il mondo al solo mondo dei sensi con questo negandoci l'altra metà"(da"La rivoluzione dentro di noi").
A questo proposito mi piace tornare indietro, pescare lontano nei ricordi del mio periodo adolescenziale, dove un brano di rara poesia ha accompagnato le mie crisi esistenziali... dove c'era uno spazio maggiore per riflettere e ricercare un certo senso mistico nel mio vivere.
Questo brano non mi ha mai abbandonata o delusa e tuttora conferisce un sapore più gradevole allo scorrere e fluire del tempo stesso !
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace. (Qohelet)