
Ebbene siamo arrivati anche quest'anno al tanto atteso Agosto...ma davvero lo stavamo aspettando con tanta ansia? Personalmente ho sempre di più qualche dubbio, comunque sia c'è e non si può far finta di niente!
La mia domanda di ferie, per niente convinta ed entusiasta, è stata accolta dalla mia
capa e da ieri sono in "vacanza", bella parola questa...Vi starete chiedendo perchè chiudo questa parola tra le virgolette...perchè per me vacanza vuol dire tante cose, per esempio partire nel vero senso della parola, lontano dalla mia città, da casa, dalla quotidianità, dagli impegni e dai casini(si può dire almeno una volta ogni tanto?)legati al mio essere figlia 24 ore su 24...vabbè ormai l'ho detto!
Un viaggio che ti porta all'interno di altre etnie e profumi, cibi, piazze, arte e monumenti, rumori, colori, persone, luci, tutto un modo che ti dà la possibilità di chiudere , almeno per un po', con le cose di tutto un anno trascinato su altalene ricorrenti che appesantiscono le emozioni e incupiscono l'animo, un viaggio che non è una fuga dalle responsabilità ma un'esigenza salva-vita, maturata negli anni.
Mi basterebbe anche solo un fine settimana ma sembra un'utopia...mi rendo conto di aver bisogno di qualche restauro interiore (lasciamo perdere l'esteriore....) , mi sono resa conto che devo rimediare qualche crepa qua e là e qualche margine di vuoto.
Effettivamente ho aperto questo blog in un periodo di grande vuoto e solitudine quando ho sentito forte dentro me l'esigenza di colmare e trasformare, elaborare la perdita di una persona a me molto cara, uno zio, fratello maggiore di mia madre che è stato per me un importante pilastro nella mia crescita adolescenziale, spesso ci scrivevamo quando lui era in altre città e stavamo a parlare a lungo al telefono.
Ho deciso che scrivere poteva aiutarmi a capire il mio vuoto e curare il mio dolore, perchè a nessuno potevo raccontarlo se non trasformarlo ed elaborarlo, dal momento che non c'è tempo da perdere dietro al sentimento del lutto, ma tornerò su questo argomento...
Ogni giorno che passa mi rendo conto che ha lasciato in me radici profonde di altissimo livello, è stato per me un esempio concreto e vivente di coerenza e lealtà che pur nella sua immensa modestia e umiltà, è stato anche per chi l'ha conosciuto, un uomo di rare virtù e di grandissimo spessore umano, culturale e spirituale.
Era un uomo innamorato di Dio e della Chiesa, ha lasciato tutto per ascoltare e seguire quella
voce che lo chiamava,
la vocazione, come amava raccontarmi con enfasi, mentre gli occhi gli brillavano come un bambino....si apriva per lui la strada per entare nella Compagnia di Gesù; era un Gesuita vecchio stile che amava il rigore ma che sapeva anche ascoltare col cuore e consolare, per certi versi un po' scomodo per il suo carattere autorevole e deciso, in città lo vedevi camminare instancabile nella sua veste nera e il colletto bianco a cui non rinunciava per gli abiti in borghese, con delicatezza avvicinava chiunque, dai bambini ai ragazzi, dagli adulti ai vecchi....per parlare di quell'amore che lo aveva consacrato a Gesù e che gli scoppiava dentro l'anima e che rendeva la sua vita unica e speciale.
Quel vuoto c'è ancora in me, anche se oggi mi sento (un po') meno trasparente, un aiuto è arrivato anche da questo mio scrivere talvolta sconnesso e caotico, dove inseguo me stessa in questo
Tempo dove la mia voce la percepisco, alle orecchie di chi mi circonda nella realtà, come un sottile brusio o un eco lontano...che spesso muore dentro me e non trova un'uscita per esprimersi, ma oggi ascolto più di quanto le mie orecchie hanno imparato ad ascoltare e percepire, c'è un ascoltare con la pelle fino a pecepire le emozioni delle persone, dove i silenzi mi raccontano e svelano più di tante parole scelte per l'occasione.
Lentamente questo scrivere è diventato quasi
terapeutico, senza cadere nel fanatismo del termine stesso, di sicuro libera e tiene compagnia, amplifica gli stati d'animo e ne sviscera le emozioni più nascoste e sconosciute, diventa uno specchio per confrontare le due immagini di me stessa: quella esteriore e quella interiore, ma che, haimè, può diventare anche una dipendenza se ti lasci prendere la mano!
Quasi mai riguardo o rileggo quello che ho scritto negli altri post pubblicati precedentemente , perchè in parte m'infastidisce e talvolta non mi riconosco, tuttavia (e senz'altro ) quando scrivo, mi lascio trasportare dal cuore, c'è una volontà istintiva ed un desiderio di avvicinarmi a chi mi circonda e in questo caso a voi e un raccogliere i frutti che derivano da questa condivisione con voi attraverso commenti, pensieri, sorrisi...una marcia in più per rimarginare quella ferita ed altre ancora che hanno migrato in altri versanti.
In questo periodo di ferie o più precisamente di riposo, chiudo con i pensieri negativi o almeno ci provo, ho da curare e restaurare parte di me, per ora continuo il mio viaggio, sogno e volo in questo strano spazio chiamato blog, continuerò ad esserci , anche se a saltelli , perchè ho trovato degli ottimi compagni di viaggio, cioè TUTTI voi e non ho nessuna intenzione di rinunciarci!
Invito chiunque ha piacere e curiosità ad unirsi e proseguire con me questa bellissima avventura, non ci sono scadenze di nessun tipo!!!