Un bel giorno ti svegli e... "Oh bella ciao...", è un modo di dire che ha coniato un'amica della mia collega e noi la usiamo quando ci raccontiamo un pò di cosette e per dire che, ad un certo punto della propria vita ci si sveglia e ci si rende conto che non tutto può rimanere o deve rimanere statico, capita così di aprire gli occhi sulla realtà effettiva delle cose e di svegliarsi come da un letargo di cui tu stesso non sai più quantificare quando ha avuto inizio il sonno.
Spesso si rimane intrappolati nei vari "ruoli" che il più delle volte ci vengono dati o che in altri casi ci costruiamo con le nostre mani e il nostro lavorio mentale e a dire il vero, in questo siamo tutti molto bravi!
Spesso si rimane intrappolati nei vari "ruoli" che il più delle volte ci vengono dati o che in altri casi ci costruiamo con le nostre mani e il nostro lavorio mentale e a dire il vero, in questo siamo tutti molto bravi!
Più tardi,scrutando più in profondità dentro noi stessi, scopriamo che quel ruolo non era quello che avevamo desiderato per la nostra esistenza e per la nostra felicità. Non almeno con tutto quel bagaglio e peso di responasbilità che arriva a togliere il fiato, è un bagaglio che a volte ci è affidato per delega o per altri vari motivi.
Quello o quell'atro ruolo diventa come un abito che s'indossa con cura per tanto tempo e senza rinnegare nulla ti ritrovi poi che non ti piace più e che ti sta stroppo stretto, non piacciono più neanche i suoi colori, per anni tutto scorre su binari assolutamente lineari e sereni, si accetta quel ruolo dandogli un senso, un valore, un significato anche importante ma il giorno di "oh bella ciao" arriva sempre e in modo del tutto inaspettato, d'improvviso o quasi e qualcosa cambia e ti fa cambiare.
Si parla tanto di cambiamenti ma sono convinta che il cambiamento per eccellenza è quello che ci permette di cambiare il nostro modo di guardare e valutare con occhi diversi e secondo diverse angolature le cose di sempre, come quella di vedere e guardare dentro se stessi e intorno a sè con più fiducia nelle proprie capacità e potenzialità anche se le gambe tremano per la paura e sembra di non farcela, accogliendo anche i propri limiti umani perchè non siamo macchine o robot e tantomeno alieni.
Questo processo porta a prendere coscienza del fatto che l'aria che circonda lo spazio intorno al ruolo comincia a mancare e vacillare perchè comprime la propria vita e opprime i sogni fino a renderli simili a isole sfuocate come miraggi irraggiungibili e inacessibili!
Riguardando indietro nel tempo ti rendi conto che hai permesso a quel ruolo di muovere in un certo senso i fili invisibili della vita, condizionando scelte e programmi, senza riuscire a frenare gli eventi pensando che a nulla sarebbe valso tentare di modificarli.
E' così che quello spazio non lo riconosci e non lo senti più come vitale, diventa ostile e la percezione è che quel cerchio è diventato troppo stretto, un pò troppo chiuso e troppo pieno, saturo, simile ad un contenitore divenuto incapace di contenere nuovi eventi e nuove emozioni.
Ma per tracciare un nuovo spazio vitale ci vuole molto impegno, entusiasmo e tanta tanta voglia di rischiare in positivo, senza mai perdere di vista il proprio punto di riferimento , uno spazio vitale nuovo, depurato che risponde e accoglie i sogni e i desideri! E io ho deciso che tento...si tento e non torno indietro, anzi vado avanti!
Quello o quell'atro ruolo diventa come un abito che s'indossa con cura per tanto tempo e senza rinnegare nulla ti ritrovi poi che non ti piace più e che ti sta stroppo stretto, non piacciono più neanche i suoi colori, per anni tutto scorre su binari assolutamente lineari e sereni, si accetta quel ruolo dandogli un senso, un valore, un significato anche importante ma il giorno di "oh bella ciao" arriva sempre e in modo del tutto inaspettato, d'improvviso o quasi e qualcosa cambia e ti fa cambiare.
Si parla tanto di cambiamenti ma sono convinta che il cambiamento per eccellenza è quello che ci permette di cambiare il nostro modo di guardare e valutare con occhi diversi e secondo diverse angolature le cose di sempre, come quella di vedere e guardare dentro se stessi e intorno a sè con più fiducia nelle proprie capacità e potenzialità anche se le gambe tremano per la paura e sembra di non farcela, accogliendo anche i propri limiti umani perchè non siamo macchine o robot e tantomeno alieni.
Questo processo porta a prendere coscienza del fatto che l'aria che circonda lo spazio intorno al ruolo comincia a mancare e vacillare perchè comprime la propria vita e opprime i sogni fino a renderli simili a isole sfuocate come miraggi irraggiungibili e inacessibili!
Riguardando indietro nel tempo ti rendi conto che hai permesso a quel ruolo di muovere in un certo senso i fili invisibili della vita, condizionando scelte e programmi, senza riuscire a frenare gli eventi pensando che a nulla sarebbe valso tentare di modificarli.
E' così che quello spazio non lo riconosci e non lo senti più come vitale, diventa ostile e la percezione è che quel cerchio è diventato troppo stretto, un pò troppo chiuso e troppo pieno, saturo, simile ad un contenitore divenuto incapace di contenere nuovi eventi e nuove emozioni.
Ma per tracciare un nuovo spazio vitale ci vuole molto impegno, entusiasmo e tanta tanta voglia di rischiare in positivo, senza mai perdere di vista il proprio punto di riferimento , uno spazio vitale nuovo, depurato che risponde e accoglie i sogni e i desideri! E io ho deciso che tento...si tento e non torno indietro, anzi vado avanti!
8 commenti:
mi sono rivisto nelle tue parole incredibile, mi mancava il modo perfetto di come hai descritto la realta'!!!
@Melos
Ti ringrazio per le tue parole, anche a me capita di di "specchiarmi" nelle parole di molti amici blogger e la sensazione è molto piacevole e fa si che ci si riconosca gli uni negli altri!
Ciao, ti auguro una buona serata!
Cara, stracciare le vecchie pagine, o i ruoli che siamo e siamo stati, è difficile e doloroso, ma non impossibile. Ti abbraccio. Buona settimana!
@Clara
Stracciare qualcosa che ci è appartenuto è per me quasi impossibile, significhebbe rinnegare una parte di me stessa e nel bene e nel male la persona che sono oggi è anche frutto di "errori" passati o di modi di pensare che hanno accompagnato scelte personali e familiari.
Però posso dire che alcune pagine della mia vita, seppure ingiallite e "vecchie" hanno un profumo inconfondibile e stracciarle significherebbe distruggerle per sempre e per indole non amo distruggere neanche le cose inutili e ingombranti, però posso sempre voltare quelle pagine per scriverne altre con contenuti diversi e totalmente nuove!
Quanto al dolore, penso che sia una tappa quasi indispensabile in ogni travaglio fisico ma anche interiore!!!Ma poi arriva il tempo della gioia...
Ciao , grazie per la tua presenza, ricambio con affetto il tuo abbraccio, buona settimana anche a te!!!
L'hai descritta davvero bene questa cosa dei ruoli, Miriam. Mi ricordo cosa si prova, anche se da tanto tempo non vivo più la sensazione di sentirmi intrappolata in un ruolo, un ruolo costruito da me stessa, anche se non consapevolmente. Comunque quando si avverte la pesantezza, la cappa che imbriglia le nostre energie, bisogna darsi una scrollata, cercare una via d'uscita. Vai quindi avanti così per la strada che hai intrapreso, un cambiamento come questo non può portare che cose belle ed inaspettate nella tua vita. Ciao!
@Ninfa
Le trappole sono orribili e forse è arrivato il momento di aprire tante porticine rimaste chiuse per troppo tempo, soprattutto quelle mentali e del cuore! Ma il tempo dà quasi sempre una mano....
Ciao a presto, bacioni!!!!!!!
Ciao Miriam, come sempre leggerti e' illuminante e rivedo tante cose nelle tue parole. Ti abbraccio :) Grazie di essere passata.
@Vittoria A.
Ciao che bello ritrovarti tra le mie pagine, sei sempre molto cara, ti ringrazio tantissimo per le tue parole!!!
Bacioni!
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