"Noi siamo della stessa sostanza
di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita
è circondata dal sonno".
(La tempesta,iv,19)
di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita
è circondata dal sonno".
(La tempesta,iv,19)
Gli anni trascinano ancora tante domande irrisolte; timidamente comincio a intravedere qualche barlume di luce, qualche frammento di risposta, forse si tratta di piccoli e preziosi frutti; appartengono ad un dono di consapevolezza e di dialogo interiore maturato attraverso prove importanti della vita, ci sono esperienze di gioia inaspettate ed edificanti, ma anche di dolore quasi sempre imprevedibili e difficili da gestire, come avviene per la stragrande maggioranza degli esseri umani. Concludo con le parole tratte dal libro "L' immortalità", di Milan Kundera :
"Quel che nella vita è insostenibile non è "essere" ma "essere il proprio io."
......e ancora....
"Vivere: nel vivere non c' è alcuna felicità.
Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo.
Ma essere, essere è felicità.
Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l' universo cade come una tiepida pioggia."
*
....esattamente un anno fa, giorno più giorno meno...con queste parole concludevo il mio primo timidissimo, goffo e impacciato post, quello che ufficialmente apriva le porte di questo blog, sospeso nel tempo, un po' come lo è ancora oggi!
Decidere di aprire un blog non aveva per me un senso, dire quel SI a me stessa e ancor di più a chi m'invogliava con entusiasmo e grande fiducia per intraprendere quest'avventura (Mister G ne sa qualcosa), appariva come una cosa impossibile da realizzarsi! La mia risposta è stata per molto tempo una valanga di testardi e cocciuti NO, anche perchè ogni si è per me una lotta, richiede un guardare dentro me stessa per pescare miliardi di frammenti di cuore e anima, che richiedono il collante giusto per saldare ogni pezzo e, finalmente offrire il mio SI, ma che faticaccia...
Quel collante altro non è che la capacità e la volontà di credere ancora una volta che "La vita è un sogno" e oggi sono felice di aver sfiorato questa consapevolezza, penso che non può esistere il sogno di soli NO; fino ad un anno fa era impensabile lasciarmi andare e farmi prendere dolcemente la mano dalla fantasia per volare in questo mondo sconosciuto, abituata da sempre alla fredda razionalità, ad agire in modo responsabile e maturo in un mondo reale, severo e talvolta ingiusto, dove sognare e fantasticare era ed è spesso, tempo perso.
Da bambina scrivevo chiusa nella mia camera, in paginette di quaderno a righe o a quadretti, ci buttavo dentro le mie emozioni di rabbia-gioia-tristezza-malinconia che poi strappavo per non rivelare a nessuno o lasciare alcuna traccia di quel vissuto, giustamente privato! Ho sempre odiato i diari, mai avuto uno in vita mia, li ho sempre ritenuti una trappola e un'arma che poteva finire in mani improprie.
Aprirmi cautamente senza sapere chi trovavo al di là della tastiera, senza ascoltare le insicurezze e le paure di ricevere silenzi e vuoti o giudizi devastanti, è stata una buona scuola interiore, un confronto e una condivisione con molti di voi, faccio tesoro dei grandi assenti e dei loro immensi silenzi perchè mi hanno rivelato tante cose e fatto capire tante altre...mi scuso se spesso ho parlato di me e solo di me...come ora, perchè lentamente assecondo il tempo e lascio cadere e crollare, certi miei vecchi preconcetti nei miei confronti.
Da quando mi sono resa conto che quella percezione di me stessa stava diventando una corazza rigida, ingombrante e insana, imbastita e cucita soprattutto dai vari condizionamenti esterni a me, ho smesso di "difendermi" dicendo di non aver nulla e niente da dire più di quanto non c'è già in circolazione attraverso i vari siti , blog o nella realtà stessa.., semplicemente sono più felice e un po' più libera, perchè ora so che non ho mai smesso di ... sognare la vita!
Decidere di aprire un blog non aveva per me un senso, dire quel SI a me stessa e ancor di più a chi m'invogliava con entusiasmo e grande fiducia per intraprendere quest'avventura (Mister G ne sa qualcosa), appariva come una cosa impossibile da realizzarsi! La mia risposta è stata per molto tempo una valanga di testardi e cocciuti NO, anche perchè ogni si è per me una lotta, richiede un guardare dentro me stessa per pescare miliardi di frammenti di cuore e anima, che richiedono il collante giusto per saldare ogni pezzo e, finalmente offrire il mio SI, ma che faticaccia...
Quel collante altro non è che la capacità e la volontà di credere ancora una volta che "La vita è un sogno" e oggi sono felice di aver sfiorato questa consapevolezza, penso che non può esistere il sogno di soli NO; fino ad un anno fa era impensabile lasciarmi andare e farmi prendere dolcemente la mano dalla fantasia per volare in questo mondo sconosciuto, abituata da sempre alla fredda razionalità, ad agire in modo responsabile e maturo in un mondo reale, severo e talvolta ingiusto, dove sognare e fantasticare era ed è spesso, tempo perso.
Da bambina scrivevo chiusa nella mia camera, in paginette di quaderno a righe o a quadretti, ci buttavo dentro le mie emozioni di rabbia-gioia-tristezza-malinconia che poi strappavo per non rivelare a nessuno o lasciare alcuna traccia di quel vissuto, giustamente privato! Ho sempre odiato i diari, mai avuto uno in vita mia, li ho sempre ritenuti una trappola e un'arma che poteva finire in mani improprie.
Aprirmi cautamente senza sapere chi trovavo al di là della tastiera, senza ascoltare le insicurezze e le paure di ricevere silenzi e vuoti o giudizi devastanti, è stata una buona scuola interiore, un confronto e una condivisione con molti di voi, faccio tesoro dei grandi assenti e dei loro immensi silenzi perchè mi hanno rivelato tante cose e fatto capire tante altre...mi scuso se spesso ho parlato di me e solo di me...come ora, perchè lentamente assecondo il tempo e lascio cadere e crollare, certi miei vecchi preconcetti nei miei confronti.
Da quando mi sono resa conto che quella percezione di me stessa stava diventando una corazza rigida, ingombrante e insana, imbastita e cucita soprattutto dai vari condizionamenti esterni a me, ho smesso di "difendermi" dicendo di non aver nulla e niente da dire più di quanto non c'è già in circolazione attraverso i vari siti , blog o nella realtà stessa.., semplicemente sono più felice e un po' più libera, perchè ora so che non ho mai smesso di ... sognare la vita!