Nel termine "congelamento" vi sono una vastità di implicazioni e situazioni. La mente immediatamente richiama uno stato di temperatura che ha lo scopo di fermare e fissare , pietrificare...uno stato di cose esattamente nel momento temporale che noi decidiamo e scegliamo. Più semplicemente si ricorre a questa metodica quando si vuole conservare e salvaguardare le proprietà di un alimento, pietanza o cibo. In realtà è una pratica moderna e sofisticata, ma anche anticamente si conservavano i cibi in cantine fresche e riparate dalla luce o all'interno di pozzi o insenature naturali, per salvaguadarne la bontà e la genuinità.
Attualmente utilizziamo freezer e congelatori, in commercio vi si trovano un'ampia gamma di simili elettrodomestici, dove c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Quindi congelare per conservare e preservare le proprietà di un cibo per tirar fuori e utilizzare al momento opportuno quella pietanza e gustarne i sapori e i profumi.
Ma il mio ragionamento nei confronti del CONGELAMENTO vuole andare un pò oltre...mi riferisco al congelamento delle emozioni, in particolare di due tipi di stati d'animo e di situazioni, più precisamente delle emozioni antagoniste: 1)la gioia/la felicità e 2)la tristezza/ il dolore.
Non so dire se è proprio esatto porre queste due emozioni come antagoniste, potete mettere voi stessi, all'interno di ognuna tutte le sfumature che secondo voi completano uno stato di GIOIA e uno stato di TRISTEZZA.
Personalmente e in modo probabilmente discutibile, sto prendendo coscienza che è bene talvolta prendere le "distanze" dalle emozioni per riconoscerle e scrutarle e non farsi schiacciare, come nell'immagine mi sono "guardata" , interrogata e mentre scrivo sto spostando fuori da me, come in una proiezione di me stessa, queste due emozioni che sono quelle che mi spaventano di più, seppure in modi modi differenti ma che parallelamente si somigliano come sorelle gemelle ma che non sono per loro natura omozigote.
In sostanza quando vivo con grande mio stupore e meraviglia(perchè mi sembra di non meritare mai niente...)una situazione che mi scatena dentro una gioia incontenibile ho una paura (non posso dire il termine appropriato velatamente volgare...)diciamo TERRIBILE, che tutto finisca o possa finire nello stesso istante che sto provando quella bellissima emozione.
Vivo con la sensazione che possa svanire tutto da un momento all'altro e solo ora mi sono resa conto che tendo a "proteggere" e congelare tutto evitando persino di esternare troppo e di parlare/raccontare con chicchessia del mio stato-di-gioia, in attesa di "tempi migliori"...
E' esattamente quello che faccio e sto attualmente perpetuando in questo periodo alquanto tribolato e travagliato ma purtroppo ecco che la sorella tristezza prende il sopravvento...perchè una persona a me cara forse più, anzi senza forse, come una sorella-amica, si lei ha preso suo malgrado una decisione terribilmente sofferta...quella di lasciare la sua e la nostra città e regione...lascerà la nostra casa, non si potrà più occupare di mia madre e della sua assistenza quotidiana.
Ecco che mi chiedo ma si può davvero CONGELARE le emozioni, per non soffrire?
Oggi dico a me stessa : purtroppo NO, dobbiamo passare anche per queste vie, non si può programmare le emozioni e censurarle, non si può perchè non siamo macchine che schiacci un pulsante e programmi per quanto tempo e in che modalità congelare questo o quello in attesa di tempi migliori.
Mi sono ritrovata nuda davanti a entrambe le emozioni, la gioia come la tristezza entrambe mi lasciano priva di "indumenti" per il mio cuore che ancora non si rassegna a "crescere" nonostante l'età anagrafica...ancora una volta avrei voluto congelare le conseguenze dell'una e dell'altra ma soprattutto dell'ultima che per giorni mi ha buttata dentro pensieri catastrofici dove le lacrime hanno avuto il sopravvento e a nulla serviva spostare l'attenzione e la preoccupazione.
Per chi legge questo fiume di parole penso che non è sicuramente un post da pubblicare....non almeno per il mio modo di concepire un blog...o almeno non il mio....dove ho sempre pensato che fosse meglio trasferire una certa leggerezza di pensiero.
La realtà condiziona anche questo spazio virtuale, dove ultimamente mi sono adagiata senza rendermi conto, ho sperato che con R. avremo camminato l'una accanto all'altra ancora per tanto tempo, ho sognato alcuni progetti personali grazie e in virtù del suo aiuto, del prezioso e indimenticabile sostegno umano e psicologico che quest'angelo ci ha donato in questi bellissimi mesi, la sua allegria e la sua professionalità saranno impossibili da sostituire anche per mia madre, non ci sarà nessun'altra persona che cancellerà quello che lei ha saputo donare generosamente e spontaneamente, questi giorni ho purtroppo rasentato sentimenti di buio inaudito da quando ci ha comunicato la sua decisione sofferta di andare via dalla sua famiglia e dalla nostra, è stato un temporale improvviso, come quelli che solo d'estate arrivano inaspettati e violenti e ci lasciano increduli e senza parole.
Che dire?
Magari esistesse un congelatore dove poter depositare queste emozioni per allontanarle da me, lo farei molto volentieri... ma forse solo il tempo mi aiuterà...ancora una volta solo il tempo potrà lenire e alleviare questa tristezza, solo il tempo potrà sostenermi e accompagnare le decisioni future!
A te R. auguro che il tempo faccia girare la sua ruota, per il verso giusto.... mio padre diceva che la vita è una ruota....e tu meriti tanto dalla vita, basta soffrire!!! Sono sicura che saprai ricominciare per te stessa una vita degna di essere vissuta, dove raccogliere fiori di gioia e felicità, la vita è in debito con te...e io le sono grata perchè ha fatto si che le nostre strade s'incrociassero, niente capita per caso...sono sicura che non ci perderemo mai, nonostante le distanze, nonostante il mare!
Ma vi prego cari lettori, niente commiserazioni e saggi consigli, lo so lo so, uno ci prova ma il risultato è spesso simile ad una cassa acustica che amplifica come un eco quello che senti dentro!
E se solo siete riusciti a leggere almeno qualche riga di questo lungo sfogo, beh vi dico grazie e vi abbraccio, a volte scrivere aiuta un pò....e ci si sente meno soli!