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Mi avvicino ad un mondo "privilegiato", quello della tastiera che imprime e lascia una seppure futile traccia di me attraverso un pc con pensieri-concetti-sensazioni-emozioni. Nel mio caso c'è da chiedersi se è il tempo che ci cambia o....ma a quanto pare il tempo è "fermo" o almeno è sempre lo stesso, siamo noi che passiamo davanti a questa meravigliosa e sconcertante realtà, siamo noi che camminiamo attraverso il tempo, percorrendo un viaggio avventuroso e ancora siamo noi che decidiamo se cogliere i frutti che ci offre con generosità e ricambiare con gratitudine!
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I commenti sono ovviamente graditi. Per leggerli cliccate sul titolo dell'articolo(post) di vostro interesse. Per scrivere(postare,pubblicare) un commento relativo all'articolo cliccate sulla voce commenti in calce al medesimo. Per un messaggio generico o un saluto al volo firmate il libro degli ospiti (guest book) dove sarete benvenuti.

venerdì 31 dicembre 2010

"Amore di Sè"....non è mai troppo tardi!

 Sarà che che a fine anno si è soliti fare bilanci, mi sono ritrovata a riflettere nei confronti del Tempo che dedichiamo a noi stessi, poco, molto, troppo o nessuno e quanto amore ci mettiamo?
Mi hanno colpito moltissimo le parole di un Grande Artista quale è stato C. Chaplin..., una poesia struggente e un invito a cambiare o modificare il concetto che abbiamo di noi stessi, spesso negativo e poco amorevole...duro e severo!
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"Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama AUTENTICITA'.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE'STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama MATURITA'.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre e in ogni occasione al posto giusto e al momento giusto e tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama GIOIA DI VIVERE.
Quando ho cominciato ad amarmi davero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama SINCERITA'.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori.
Oggi so che questo si chiama SEMPLICITA'.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha luogo. E' la mia condizione quotidiana.
Oggi so cosa vuol dire VIVERE QUI ED ORA.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma da quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi so che questa si chiama SAGGEZZA DEL CUORE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato da tutto ciò che non mi faceva bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso, allontandomi da me stesso...
All'inizio lo chiamavo "Sano egoismo"...ma oggi so che questo è AMORE DI SE'.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti con noi stessi e con gli altri, perchè perfino le stelle a volte si scontrano tra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTA E'LA VITA!
(Charles Chaplin in occasione del suo 70' compleanno, il 16/04/1959)
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Buon Anno 2011 a tutti, vi auguro tanto amore e serenità e...Tempo per voi stessi!

mercoledì 29 dicembre 2010

Rosa di sera....e se è di mattina?

Stamattina mi sono svegliata prestino....considerando che sono in ferie avrei potuto sonnecchiare almeno un altro pò e invece anche Dylan il mio cane, non ne voleva più sapere di dormire, quindi mi sono dovuta arrendere e insieme siamo andati in cucina a prepararci la colazione, eh si, anche lui pretende il latte la mattina, mi sa che è sospeso nel tempo come me e si è dimenticato che non è più un cucciolo, bensì un cane adulto!
Mentre la caffettiera faceva il suo dovere e i biscotti erano in bella mostra sul tavolo, la tentazione di scattare una  foto con la mia Canon digitale è stata grande, dal balcone della cucina il paesaggio aveva dei colori incredibili, mentre cercavo l'inquadratura senza lampioni e balconcini del vicino, mi chiedevo se c'è un detto per il rosa mattutino, divagazioni per svegliare la mente! 
Buona giornata di relax a chi ha la fortuna come me di avere un pò di tempo per NON pensare troppo seriamente... un pò di leggerezza fa sempre bene!!!

venerdì 24 dicembre 2010

Buona vigilia di Natale!

Sarò breve, anzi brevissima.....
Vi mando un abbraccio grandissimo, auguro Buon Natale a tutti e soprattutto... siate sereni!
Bacioni!!!

lunedì 20 dicembre 2010

Cos'è la vita?

"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. 
La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli". 
(Friedrich Nietzsche)
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domenica 12 dicembre 2010

Che tempo fa?

Che tempo fa? 
Tempo strano, parlo del mio tempo-sospeso, 
intanto lo lascio scorrere, piano piano darà una forma o più immagini, 
quasi sempre crea solchi,  silenziosamente scava e modella,
definisce, assotiglia, smussa angoli, armonizza,
incredibilmente lascia sempre una traccia del suo passaggio, 
intanto accarezzo dolcemente le sue acque calme e chiare, 
magari nasceranno gigli per il mio giardino.
Gigli bianchi e senza tempo, linfa per la mia anima.
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"Se tutto quello che è successo nella storia dell'universo venisse compresso in uno spazio temporale di ventiquattro ore, la terra non sarebbe nata che nel tardo pomeriggio. 
I dinosauri sarebbero apparsi qualche minuto prima di mezzanotte. 
E l'uomo sarebbe esistito solo negli ultimi due secondi"...
(Jostein Gaarder)
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lunedì 6 dicembre 2010

Pet Therapy? Cogliere l'attimo!

In questo caso non posso fare a meno di pensare che le occasioni migliori sono sempre quelle che capitano al volo, come stamattina al lavoro, grazie alla complicità di una cucciolina di appena due mesi di vita, della razza dei Jack Russel! Perdonate ma il suo nome non lo ricordo...In breve mentre aspettavo un pazientino per la sua terapia psicomotoria, ho incrociato nella saletta d'attesa una mamma che conosco da qualche tempo e che ultimamente ha la buona abitudine di accompagnare il suo bambino presso il nostro Centro, in compagnia dell'inseparabile e adorabile cagnolina. Inutile dire che ogni volta che arrivano è una gioia per chiunque, io non resisto alla tentazione e appena posso chiedo di poter prendere tra le braccia quel fagotto di tenerezza che non smette di leccarmi il viso e le mani con gratitudine....
Ma ecco che fa il suo ingresso il mio pazientino, io ho ancora tra le braccia la cagnolina, osservo la situazione, c'è uno scambio di sguardi tra lui e la mamma, lo saluto e gli chiedo "Ti piacciono i cagnolini N.?" Inaspettatamente mi arriva prima un sorriso con gli occhi che brillano e poi un'alzatina di spalle, come spesso fa per censurare il suo stato d'animo e l'emozione suscitata in questo caso, dalla presenza della cucciolina. 
Il bambino ha un problema comportamentamentale, non manifesta mai apertamente le sue reali emozioni ma purtroppo ha ripetute crisi di opposizione e forte aggressività in ambito familiare e scolastico, non ha un livello di autostima adeguato, anzi.... Eppure è intelligente e non ha problemi cognitivi o psicomotori. Il suo problema principale è la relazione con l'ambiente degli adulti e qualche volta anche con i più piccoli, per es, con la sua sorellina di due anni.
Che faccio? Non mi è sembrato neanche vero che N. finalmente abbia sorriso in quel modo così luminoso e immediato....e come è nel mio carattrere istintivo e qualche volta pasticcione penso e dico a voce alta? "Che dici se lo portiamo in palestra e facciamo Terapia con la cagnolina?" Ma naturmante sto sottovalutando che devo avere l'autorizzazione dal responsabile....azzardo e busso alla sua porta.....tipo Fantozzi ma decisa nella mia richiesta spiego la situazione e l'esigenza di fare un tentativo terapeutico(sono pazza....ebbene lo ammetto....)e rivelo che anni fa feci un corso a Milano per specializzarmi in Pet Terhapy e che se non c'erano problemi....insomma strappo un "si" e in men che si dica siamo in palestra....noi tre appassionatamente!
Indescrivibile.......
Non dimenticherò lo sguardo di N., il suo parlare e parlarmi in modo fluido e rilassato, luminoso....il suo tentare di giocare ed entrare in relazione con lei sempre ascoltando e seguendo le mie semplici indicazioni,  mentre finalmente mi guarda più spesso negli occhi senza sfuggirmi come è solito fare, tutto fila liscio se non  fosse stato per quei dannati 45 minuti che sono volati troppo in fretta.....
E' il momento dei saluti con la cagnolina, accompagno nuovamente e con delicatezza la sua mano non più diffidente sul suo dorso per accarezzarla dolcemente,  perchè possa ricordare ancora per un pò  il suo pelo morbido...ma intanto intravedo in lui un velo di malinconia per quell'inevitabile distacco....
  Non abbandono l'idea di ripetere l'esperienza in modo più strutturato e professionale....chissà, meglio cogliere l'attimo, non si sa mai!!!
(Ps. l'immagine è tratta da internet e somiglia tantissimo alla nostra cagnolina, un amore!)

sabato 4 dicembre 2010

Paradossalmente parlando...

Sarebbe più corretto dire... paradossalmente pensando, già ma allora cos'è un blog per noi comuni mortali,  super impegnati e quasi sempre travolti e sconvolti/coinvolti dalle vicende umane e dalle corse talvolta disperate contro il Tempo e le scadenze di ogni tipo?
Para/dossal/mente forse può diventare un "para-cadute" per non finire nel dosso generato dalla mente e dal ragionamento esclusivamente razionale e teorico, freddo e asettico, dove l'ascoltare le emozioni viene apostrofato come un lavorìo puramente infantile e perdi-Tempo.
Ai bambini quando gli s'insegna a camminare,la prima cosa che un genitore fa è quella di dirgli di stare attento alle cadute e di evitare che si faccia male, si è soliti dire metti avanti le mani; nelle tappe evolutive del bambino si parla di reazioni di "paracadute", quasi mai ci si occupa però d'insegnargli che crescendo si può andare incontro a cadute più dolorose, quelle del cuore, che generano delusione e sfiducia in sè e negli altri.
Ma tornando al blog, mi piace far giocare la mente con il paracadute, l'ho confezionato con le mie stesse mani, ha tutti i colori dell'arcobaleno e le sfumature della luce dell'alba, non si tratta di quello che frena l'immaginazione ma quello che  salva le emozioni e la capacità di enfatizzarle per  guardare e sviluppare miliardi  e miliardi di colori, esattamente come si faceva in passato con lo sviluppo delle fotografie, dentro una camera oscura dove piano piano emergevano dalla carta fotografica le immagini rubate alla realtà e lo stupore era indicibile.
E ancora sottolineando l'immagine del post, penso che tenere in vita un blog diventa come coltivare il prato verde della propria immaginazione, dove si può fare due passi in tutta tranquillità, sospesa nel tempo dove posso respirare un'aria pulita e decidere quando e come chiudere la finestra che mi tiene "connessa" con la realtà esterna perchè fuori l'aria spesso è grigia, pesante e inquinata.
Perciò, paradossalmente parlando...val la pena dare importanza anche allo spazio virtuale fino a che  c'è più ossigeno che nella realtà!!!

venerdì 19 novembre 2010

Generosi frutti

E ancora mi ritrovo a pensare al Tempo come entità che scorre e muta, che passa sopra ogni cosa e trascina con sè tutto quello che incontra, si modifica ed evolve, non è mai statica, è misteriosa e intrigante, affascina e stupisce di volta in volta, non è un tempo che parla di  condizioni  e mutazioni climatiche, ma di tasselli multi-variegati, sono elementi spazio-temporali che si vestono di attimi, minuti, ore fino a formare giorni e poi mesi e anni, che come in un gioco di prestigio sorprende chiunque anche quando diventa fluido, liquido e lava tutto il male che viene generato dalla crudeltà umana, altre volte rallenta tutto, mette bastoni tra le ruote e manda all'aria progetti e sogni,  sa diventare poi immenso e profondo come il mare che racchiude preziosi tesori,  antichi segreti ma anche emozioni e ricordi, esperienze, risate e pianti, altre volte lo si percepisce piuttosto come un blocco ingombrante pesante e solido, duro come il granito, difficile da portare a spasso nella nostra vita ma forse è il Tempo stesso che ci consente questo lusso... altre volte diventa impalpabile e rarefatto come l'aria che respiriamo perchè ci sfugge di mano, non è possibile trattenerlo perchè scivola via tra le dita come una manciata di sabbia marina che lascia di sè solo la traccia della salsedine.
Nonostante tutto mi piace pensare che il Tempo può essere e può diventare un'entità senza fine, eterna, indissolubile, che ha saputo donare i suoi generosi frutti a volte acerbi e altre volte dolcissimi e succulenti e che  possono ri-vivere nella nostra memoria e nella nostra fantasia, abbattendo ogni limite e ogni muro, ogni resistenza, ogni limite, rompere ogni corazza e ogni ostacolo e assumere varianti insperate e imprevedibili, luminose.

venerdì 12 novembre 2010

Sognare ad occhi aperti

Appartengo alla schiera di persone che pensano che sognare ad occhi aperti non è una fuga dalla realtà ma un modo per affrontarla meglio. Chi di noi non ricorda quante ore passate a sognare di essere altrove invece che davanti ai libri di scuola, divorati poi dal senso di colpa per l'interrogazione dell'indomani o per quel dannato compito in classe...e sentire poi, inevitabilmente un nostro genitore che con voce squillante ci riportava bruscamente, ahimè, alla realtà, con la frase che suonava quasi sempre la stessa litania..."Cosa fai con la testa fra le nuvole? Non perdere tempo!"  
Questo succedeva durante l'adolescenza, ma tutt'ora capita di estraniarsi con la mente in un luogo diverso da quello reale in cui ci troviamo. Fantasticare e volare con la fantasia diventa così un'isola felice e neutrale dove trovare respiro e nuove risorse per allentare le tensioni e lo stress.
E per chi pensa che sia una perdita di tempo, ho avuto conferme del contrario attraverso una piccola ricerca su internet che afferma che dal mondo della ricerca arriva una secca smentita.
"Diversi studi hanno dimostrato che vagare con la mente, sebbene distolga l'attenzione dagli obiettivi più immediati, è, in realtà, un meccanismo di difesa del cervello che aiuta a mantenere alta l’attenzione nei confronti di problematiche più complesse, oltre a stimolare la creatività, qualità anch’essa spesso indispensabile per approcciare alle difficoltà della vita. Kalina Christoff, ricercatrice presso la University of British Columbia in Canada, ha rilevato, mediante osservazione con risonanza magnetica, che mentre si sogna ad occhi aperti si attivano specifiche aree del cervello che rivestono un ruolo importante per la risoluzione dei problemi, mentre in passato si riteneva che queste zone fossero attive soltanto nei momenti più cruciali. I risultati della ricerca sembrerebbero, quindi, suggerire che sognare da svegli possa essere utile per preparare il cervello a sostenere situazioni difficili".
Non mi resta che augurvi Buon sogno!

venerdì 5 novembre 2010

Il sogno

Inauguro una nuova etichetta alla voce Sogno perchè è sempre grande dentro me il desiderio di...sogno e di alimentarne nuovi e tutti diversi tra loro. Qui posso sognare, senza disturbare, trovo rifugio nel mio nascondiglio che mi accoglie e mi fa passeggiare senza fretta tra le pagine spesso confuse e ingarbugliate del mio blog, tra i pensieri, i desideri e le mie presunte utopie, qui  persiste un sogno ricorrente, che è quello che scorre davanti ai miei occhi quando sono sveglia, dove il Tempo rallenta e si ferma per regalarmi  attenzioni e spazi , una volta tanto, solo per me stessa, solo qui, nel mio sogno ricorrente a occhi aperti, il ritmo asseconda ogni situazione, dolcemente si adegua e si modifica senza traumi, prendo fiato e mi guardo intorno.
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"Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte". 
(Edgar Allan Poe)
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lunedì 1 novembre 2010

Provocatoriamente terapeutico...

 
Il tutto nasce da una conversazione tra me e Sonia Ognibene , la padrona di casa di una bella e accogliente locanda, nonchè cara e affettuosa amica blogger...http://lalocandainmezzoallabrughiera.blogspot.com/.....(vedi il suo commento nel post precedente....)
La mia risposta iniziava più o meno così: 
Buongiorno e Buona domenica anche a te, è bello fare colazione e trovare il tuo commento, lo sto gustando lentamente insieme agli abbracci, eh si, anche tra i biscotti adoro quelli che si chiamano e ricordano gli abbracci veri, di tanto in tanto li inzuppo nel mio inseparabile caffelatte mattutino, più caffè che latte, bello fumante e ricco di aroma e che mi aiuta a svegliarmi dal torpore!
Mi dai lo spunto per aprire un argomento a me MOLTO caro e ti ringrazio per l'opportunità! Usi una parola che per me ha un'importanza grandissima, con cui mi misuro e relaziono quotidianamente: "terapeutico". Sai bene che il mio lavoro è quello di Terapista della Riabilitazione e per certi versi sono, paradossalmente allergica a questo termine in senso universale dal momento che è un termine fin troppo usato e abusato da molte persone, spesso anche in modo assolutamente improprio. Oggigiorno è terapeutico anche la cosa più ovvia e scontata, ogni approccio sta diventando  terapeutico... e c'è chi corre da questo o da quel personaggio per avere risultati sorprendenti dal sapore magico e misterioso, dove si rischia di trovare un mix di cialtronerie e stregonerie, dove erbe e decotti non meglio precisati diventano o hanno la pretesa di  divenire più efficaci della Medicina Tradizionale e di qualsiasi protocollo  medico(anche se, ahimè, non mancano di adeguate personalizzazioni e specializzazioni in base al quadro del paziente!). 
Dico questo perchè in giro, e non solo nel mondo del web, c'è una gran confusione e un gran caos, spesso voluto a tutti i costi, in modo anche truffaldino. Sempre più spesso c'è chi promette "guarigioni" e soluzioni terapeutiche fondate sul NULLA, e qui io perdo le staffe e non mi controllo più, perchè si rischia di trascinare e far cadere alcune persone deboli psicologicamente e sofferenti, in trappole molto molto pericolose! Nel mio lavoro ho incontrato mamme che pur di vedere la guarigione del proprio bambino hanno fatto viaggi della speranza assurdi e sostenuto spese incredibili...col risultato di entrare in un tunnel cieco e senza via d'uscita! Ho ancora nel cuore la loro speranza cieca e la loro disperazione per il tempo che inesorabilmente dava di volta in volta, senza pietà, le risposte al loro fallimento per l'assurda strada intrapresa.
Può darsi che un blog sia salutare, forse terapeutico a patto però che si tenga sempre aperta la porta che ci tiene collegati alla realtà, diversamente coltivare un blog può diventare solo una dipendenza peggiore di qualsiasi "terapia" vera o presunta, un sentirsi "migliori" per mascherare sè stessi , un modo come un altro per indossare una patetica e ridicola maschera, un luogo dove tutto è bello e rarefatto e dove si può portare avanti un ruolo che si discosta totalmente da quello reale. e che porta fuori strada. Naturalmente sto estremizzando il termine, sto andando giù forte e dura, ma sono sicura che sai leggere tra le righe il senso di quello che sto scrivendo!!!
Per me il blog ha rappresentato in alcuni periodi un ponte per ricondurmi a me stessa, soprattutto all'inizio quando ho deciso che potevo aprire questo spazio virtuale per ritrovare la mia parte sofferente e cullarla come si fa con un bambino che ha bisogno di essere consolato per colmare un vuoto in un periodo particolare della sua crescita, anche se francamente pensavo di impostare il blog sotto un profilo più fiabesco rivolto soprattutto ai bambini e a chi si sente tale a dispetto dei dati anagrafici...
 In questo può essere stato "terapeutico" aprire un blog o più precisamente liberatorio, perchè non sempre il dolore e la sofferenza si possono esprimere nella realtà tra i nostri cari e non sempre le amicizie sono disponibili ad ascoltarti per ovvi motivi prioritari... Purtroppo sempre di più c'è quasi una censura da parte della società nel manifestare questi sentimenti che disturbano e infastidiscono e forse qui ho avuto modo di depurare e riciclare quei momenti e vestirli con colori e sfumature diverse, forse, ma non so...in parte si e in parte no.
Ma cosa sto facendo cara Sonia? Questo mio enorme scritto non è più la risposta al tuo commento ma uno anzi due post da pubblicare in due o forse tre puntate!!!
Ora mi fermo un istante e rifletto se pubblicare tutto questo mare di roba in un post o se....clicco "cancella"....
Ma per chi legge questo malloppo cosa ne pensa a riguardo? Cosa vuol dire "terapeutico", quale terapia esiste in senso lato del termine ed è sempre valido parlare di terapia a prescindere dalla causa o dal sintomo? Scusate....deformazione professionale.....Perdonate!

domenica 31 ottobre 2010

E se fosse solo uno specchio?

Era un pomeriggio come tanti, mi sembra fosse un festivo, ecco che  Mister G, più o meno un anno fa mi dice col suo sorrisetto tipico di chi ha in mente qualcosa di nuovo e stimolante da proporre:" Sai dovresti aprire un blog!", segue una bella, rumorosa e un po' sguaiata risata, la mia naturalmente, mi succede quando non riesco a contenere l'imbarazzo e sento che il rossore inizia a salire dal collo per infiammare le mie guance assolutamente indifese, poi con malcelata noncuranza faccio finta di proseguire la conversazione su altri fronti, ma a riguardo, più volte avevo già espresso il mio parere e cioè "No", ma niente da fare...perchè Lui riprende con maggiore enfasi: "Allora? Quando inizi?Avresti molte cose da raccontare!", a quel punto mi soffermo per guardarlo negli occhi  e per leggere il resto della sua domanda nell'espressione del suo viso e nella luce del suo sguardo per carpirne un eventuale segreto, o cosa c'era secondo me dentro quella richiesta, ma non capii e ancora me lo sto chiedendo... Mah!
Eh già, ma perchè ho iniziato a scrivere e tenere in vita, con alti e bassi questo spazio virtuale? Nel frattempo ho detto il mio tormentato "Si!" Anche se non sono mancati e talvolta affiorano momenti di dubbio che rallentano il movimento e l'andamento oscillatorio di questo pensare/interrogarsi/chiedersi/cercare/riempire e vuotare emozioni e stati d'animo dentro un PC, dove una tastiera registra tutto e imprime quello che scorre fuori e dentro me, il tutto si muove come un'altalena che magicamente mi spinge in alto come a voler sfiorare il cielo fino a togliere il respiro e poi  di tanto in tanto, rallenta e si ferma per farmi prendere fiato e perchè la testa gira per l'emozione trascinando tutto con sè.
Raccontarsi "Si" o "No"? La mia idea era assolutamente negativa a riguardo e ora mi ritrovo che la totalità degli argomenti mi riguardano...naturalmente con le dovute cautele! La vita privata è sacra e come tale la proteggo.
Ecco che allora quando si affaccia l'idea di chiudere "bottega" riapro queste pagine rosa ed è come guardarsi allo specchio dove posso vedere le diverse angolature e prospettive del mio modo di essere e di pensare, sentire i sentimenti e ascoltarne le sfumature più dolci ma anche quelle più dure ,  aspre,   amare e  crudeli come la rabbia e l'inquietudine che nasce in me ogni volta che le ingiustizie prendono il sopravvento...
Questo specchio mi riporta alla mente quello che succede quando entriamo nello spogliatoio di un negozio per misurare quell'abitino che ci piace tanto ma che, ahimè ci fa fare i conti davanti ad uno specchio spesso troppo piccolo che senza falsa diplomazia e  senza alcuna pietà ci rivela come siamo realmente mostrandoci le parti che amiamo di più di noi stessi ma anche quelle che ci fanno soffrire un po'....Ci guardiamo davanti, di lato, dietro, velocemente arriva il verdetto.....ci ricorda che  la pigrizia e l'apatia hanno alimentato nel nostro fisico qualche kilo di troppo per quell'indumento che purtroppo tornerà a vestire il manichino della vetrina! Sigh...
Poi si potrebbe scrivere ed elaborare fino all'infinito sull'utilità o meno di questo mezzo come specchio per "guardare" se stessi o meno, per condividere pensieri, emozioni ma anche fiabe e aforismi con "amici" blogger, mai visti o incontrati realmente ma che talvolta diventano importanti quanto una stretta di mano reale o un abbraccio forte, caldo, avvolgente e vero in un momento di malinconia o di smarrimento.
Di sicuro preferisco far riflettere in questo specchio virtuale tutto quello che nella realtà è più complicato esprimere per via dei condizionamenti e della frenesia che travolge la vita di chiunque mi sta intorno, perciò qui tento di far respirare un'aria decisamente più "leggera" e meno impegnativa,  apparentemente infantile e vagamente fiabesco, perchè per le responsabilità e le scadenze ci pensa già la vita di tutti i giorni e Dio solo sa quanto è intricato districarsi dalla giungla sociale e lavorativa! Ci ho pensato molto....non è la strategia dello struzzo che nasconde la testa nella sabbia, tutt'altro, questa è la mia palestra per allenare pensieri e rari momenti di libertà e colorare i miei grigi e renderli meno opprimenti, trovare pensieri alternativi per volare con la fantasia in un mondo dove finalmente ciò è permesso.
E se il blog fosse anche solo uno specchio? Bene, mi piace moltissimo questo specchio e finora mi và di guardarci dentro, frugare, cercare  e scoprire cose nuove e a quanto pare non si finisce proprio mai!

domenica 24 ottobre 2010

Spogliarsi dell'inutile

"Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita..."

*Fernando Pessoa*

venerdì 22 ottobre 2010

Senza titolo

Dove inizia e dove finisce lo spazio reale? Quante volte ci siamo chiesti ma siamo nella realtà? E ancora: quant'è sottile e resistente quella linea invisibile che separa lo spazio "concreto" da quello impalpabile e per certi versi irreale che noi blogger chiamiamo  spazio "virtuale"? Provo  ad immaginare questi due immensi emisferi e mi perdo, mi viene in mente come uno scherzo della mente un'immagine, visualizzo un'enorme e spropositata anguria che si spacca in due metà distinte e che si lacera sotto uno scricchiolio netto e distinto e che mette in luce la sua polpa/materia con il suo cuore rosso sangue; entrambi in fondo hanno la stessa matrice, come a dire ogni spazio ha un cuore pulsante, esattamente come i due emisferi reale e virtuale, in entrambi risiedono emozioni umane, spesso anche bestiali e mostruose, stati d'animo di vario tipo, gioie e frustrazioni, sensi d'impotenza e di fallimento, desiderio di condivisione ma anche gelosie e invidie, o no? Entrambi si fondono e per certi versi si completano compattandosi tra loro e formano un unico vasto Spazio gigantesco, un enorme contenitore umano che pulsa e vive, se noi lo vogliamo, dove l'entità umana è il cuore e il nutrimento che lo alimenta, dove c'è posto per chiunque ha voglia di stringere la mano a qualcuno! Probabilmente entrambi hanno la loro importanza e un senso, già un senso, anche quando sembra che non ci sia o che sia un tempo sprecato e inutile e che non vale la pena combattere!
Intanto ho messo una cuffia nelle orecchie e "ubriaco" i miei emisferi cerebrali con suoni e voci che seguono varie tonalità musicali, non importa chi canta, ho bisogno di relax mentale, per un po' di tempo ho cancellato molti pensieri, ok, succede e allora si piomba in uno stato di livellamento poi, piano piano si tenta di riemergere e di cacciare gli eventi "reali" che ci hanno fatto soffrire in un angolino, piano piano si percepisce nuovamente l''esigenza di nuotare in altri mari con una rinnovata leggerezza d'animo e di cuore , lentamente e con  un po' di impaccio e con tentativi goffi si tentano nuovi passi, come un bambino che spinto dalla curiosità per  il nuovo tenta di uscire dal suo guscio per andare incontro a nuove esperienze, forse anche un po' incosciente e ignaro di quello che troverà intorno a sè.
Piano piano si riprende a digitare sulla tastiera con un ritrovato(spero) piacere, lo stesso che per molto tempo mi ha tenuto in contatto con l'altro emisfero, che confusione....ora  mi riferisco a quello virtuale, chissà se poi ha un filo logico quello che sto scrivendo, forse no, ma che importa, le dita  come d'incanto riprendono a correre veloci e saltano come volevo io da un tasto ad un altro, il ticchettio mi riporta ad un tempo un po' più in là, ora come ieri e anche questa è una nuova musica per me che mi allieta e fa da ponte tra me e voi, proprio ora che si stava insinuando in modo insistente la convinzione e la sensazione persistente di non aver da dire più nulla, ammesso che ci sia ancora qualcuno...Chissà...staremo a vedere....
Un abbraccio forte e affettuoso a chi ancora passa da queste parti e un grazie GRANDE a tutti!!!

venerdì 1 ottobre 2010

Settembre 2010

 Addio Settembre 2010, il resto è solo rumore di parole........

martedì 17 agosto 2010

Crescendo...

"E crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose.
Non e’ quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
la felicità non e’ quella che affanosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente... non e’ quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…
la felicità non e’ quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose…
e impari che il profumo del caffe’ al mattino e’ un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore e’ fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e’ una deliziosa felicità.

E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’e’ felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’e’ qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’e’ nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità".
(Fabio Volo, da “Il Volo del Mattino”)

domenica 8 agosto 2010

Tappeto volante

Ecco il mio mezzo di trasporto per le prossime vacanze, fra un paio di giorni sarò in "ferie", ci tenevo a mostrarvi il mio...tappeto volante dove per viaggiare non c'è bisogno di passaporto, carta d'identità e non è richiesto nessun biglietto, bagagli a mano o ingobranti e spesso inutili e pesanti valigie, bello vero?
Sarà esattamente così come lo vedete, sarà uno specchio gigantesco dove far riflettere pensieri e immagini scaturite dalle ultime emozioni e dalle ultime esperienze, ci sono anche le vostre parole e tante altre ancora, le mie, quelle che vorrei far nascere e concretizzare nella realtà per aprire con dolcezza preziosi scrigni e cuori induriti dal Tempo; saranno come soffici nuvole simili allo zucchero filato dalle sfumature rosate del sole fino a una miscela più corposa e a tratti più consistente ma accogliente con le tonalità grigio- azzurrine del cielo dove far riposare la mente, il corpo ed il cuore.
Come tutti voi, nel blog ci sarò e non ci sarò, in fondo anche le nuvole non si fermano mai, vedremo come soffia il vento e in quale direzione!
Vi dò la Buonanotte e un caro abbraccio dedicandovi questi versi:
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Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,
se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola,
se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
(K. Gibran)
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giovedì 5 agosto 2010

5 Agosto 1961....

A Robertina il mio grazie per essersi ricordata che oggi era il mio compleanno e per avermi regalato questo bellissimo pensiero....
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"Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le cose,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina guardando una stella, ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita, curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso".
(Ruben Blades)
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domenica 1 agosto 2010

Il coniglietto che aveva sempre paura

Ho già avuto modo di proporre altre favole tratte dallo stesso libro, quella che segue tratta il tema della Paura... "una sensazione che mette a disagio anche noi adulti, ma nei bambini si manifesta più frequentemente e con maggiore intensità"(Pag.91).
Tratto l'argomento della Paura perchè penso che è utile non dimenticare che è una componente inevitabile del nostro vivere e per paradosso evolutiva che rafforza, fa maturare e crescere la consapevolezza nei confronti delle proprie fragilità.
Purtroppo non sempre si riesce a contastare la Paura o le Paure, ma qui il discorso è molto più articolato e complesso!
Nel mio lavoro incontro bambini con diverse problematiche di questo tipo, alcune sfociano in fobie o anche psicosi, tuttavia noi operatori abbiamo il compito di accompagnare il bambino verso la risoluzione e soprattutto verso il riconoscimento delle sue paure, attraverso un lavoro lungo e spesso faticoso dove talvolta le famiglie si sentono impotenti e non hanno strumenti per capire e aiutare il loro bambino che mostra segni di disagio o di sofferenza anche a livello comportamentale e che si ripercuote negativamente nell'ambiente che lo circonda.
Dedico questa favola soprattutto ai "miei" bambini che sono riusciti a trovare le strategie per uscire dal tunnel della Paura e sconfiggerla, in particolare il mio pensiero va a Martina e alla sua mamma che con grande orgoglio la cita nel blog Genitori Tosti, nel post: "Diplomati lupi di mare", complimenti cara Martina, sei fortissima, ti mando un carissimo bacione!!!
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Favola n.4

Il coniglietto che aveva sempre paura
è tratto dal libro:
"Il bambino nascosto" di Alba Marcoli
Ed. Mondadori

Io ho sempre trovato la parola
Per tutti i miei pensieri, tranne uno;
E quest’uno mi sfida, come se
Volesse la mia mano disegnare
Il sole per le razze delle tenebre.
Da dove cominciare?
(E. DICKINSON, Poesie)

"Un giorno d’autunno il bosco fu percorso da tuoni, lampi e fulmini. Si era scatenato un temporale così violento come da anni nessuno ricordava. A un tratto il cielo era diventato nero, scuro come il carbone, e il bosco era caduto nel buio prima ancora che il sole tramontasse.
Una famiglia di coniglietti che era andata a spasso per il bosco era rientrata precipitosamente nella tana, mamma, papà e una nidiata di undici figli. I cuccioli erano quasi morti dallo spavento e dalla paura; una cosa del genere non l’avevano mai vista nella loro vita, e per questa ragione non pensavano nemmeno che potesse esistere.
I genitori dovettero faticare moltissimo a calmarli e dovettero spiegare che quello era un evento che succedeva normalmente nel bosco, anche se non tutti i giorni. Però, nonostante tutte le rassicurazioni, i cuccioli un bei po’ di paura l’avevano ancora tutti quanti. Quello che ne aveva più di tutti era Undi, il più piccolo. Il suo problema era che la paura del temporale si era aggiunta a tutte le altre che aveva già dentro e che erano tante che a volte lui stesso si meravigliava di come in un corpo piccolo come il suo ce ne potessero stare un numero così grande.
E così il coniglietto se ne stava acquattato in un angolo della tana e tremava ogni volta che il vento portava dentro il rumore di un nuovo tuono, ma a furia di stare in un angolo a occhi chiusi, alla fine si addormentò e cominciò a sognare.
Gli sembrò di andare lungo un canale che non finiva mai e che correva in una campagna solitaria. Il canale era popolato da tanti strani esseri che lui non aveva mai visto;
non avrebbe saputo dire se erano animali o piante o qualcosa d’altro. Si vedeva però che erano vivi e che bisbigliavano tra loro, e la loro voce assomigliava a quella del vento nella brughiera in certe serate d’autunno.
A un tratto Undi fu colto dal desiderio di sapere chi fossero questi strani esseri, si fermò, raccolse tutto il suo coraggio e chiese a uno: “Dimmi, chi sei? Come ti chiami?”.
“Che strano,” rispose l’altro “tutti i cuccioli mi conoscono, come mai tu non mi hai riconosciuta? Io sono la paura del buio, guarda come sono nera!”
“E tu ?”
“Io sono la paura del temporale, senti che parlo come un tuono!”
“E quell’altra laggiù?”
“Quella è la paura del terremoto, vedi come fa traballare tutto!”
“Ma allora voi tutte chi siete?”
“Sei proprio un cucciolo con poca fantasia! Noi siamo tutte le paure che i cuccioli incontrano sul loro cammino. Siamo quelle che li aiutano a crescere e viviamo tutte in questo canale che scorre, scorre, giorno dopo giorno, come la vita dei piccoli e dei grandi.”
“Ma quante siete in questo canale?”
“Ah, questo non lo sappiamo neppure noi, siamo tante, proprio tante; pensa che anche fra di noi non ci conosciamo tutte.”
“Ma quando si cammina lungo il canale vi si incontra tutte?”
“No, ci sono certi che ne incontrano alcune, altri ne incontrano altre; però qualcuno, come me, viene incontrata da quasi tutti”, rispose la paura del buio.
“Ma esiste una paura che sia più grande delle altre?”
“Eh, sì,” risposero tante voci in coro “esiste: è la Paura della Paura. Chiunque la può incontrare sul proprio cammino, anche i grandi, non solo i cuccioli. “
“E dov’è questa paura?” chiese spaventato Undi per prepararsi a scappare se l’avesse incontrata.
“Non lo sappiamo. È sicuramente lungo questo canale, ma nessuno di noi sa dove. La si può incontrare all’improvviso, quando uno non se lo aspetta, oppure la si può non incontrare mai; ma dove la si trovi nessuno lo sa.”
“Ma allora voi siete delle cose cattive; bisognerebbe uccidervi perché fate soffrire tutti” disse il cucciolo arrabbiato.
Gli sembrava proprio che fosse una grande ingiustizia che ci dovessero essere tante paure e che dovessero fare così male come facevano a lui ogni volta che se le sentiva dentro. Ma evidentemente le Paure non erano dello stesso parere, perché si sentì una voce che si levò dal canale e disse; “E’ qui che ti sbagli, Undi” (e il coniglietto si accorse che non era solo lui a conoscere le paure, anche loro lo conoscevano, se sapevano addirittura il suo nome);
“noi siamo necessario per poter crescere. Se tu non vuoi cadere nella trappola di un cacciatore nel bosco, è meglio che impari a conoscerla e ad averne paura. Sarà lei che ti aiuterà a evitare la trappola quando la incontrerai. Anche noi paure serviamo a uno scopo, come tutto quello che avviene nel tuo bosco.”
“Ma a che cosa servite?” chiese incredulo Undi. “A fare esperienza, e quindi a vivere. Ognuna di noi ha un suo significato e se si impara a conoscerlo si impara anche a vivere.”
“Chissà se potrò arrivare a conoscere il significato delle mie paure” pensò allora il cucciolo. Forse era il modo giusto per liberarsene, una volta per tutte, e così chiese: “Posso sapere il vostro significato?”.
Ci fu una risata: “Sarebbe comodo per te; così non dovresti faticare! Eh, no, caro Undi, sei tu che devi scoprirlo mentre cammini lungo il canale. Però un aiuto te lo possiamo dare: puoi interrogare tre paure per sapere parte del loro significato. Le altre le dovrai scoprire tu”.
Il cucciolo pensò a tutte le sue paure, ma erano talmente tante che non sapeva da dove cominciare. Finalmente si decise.
“Tu, che sei la paura del buio, mi dici a che cosa servi?”
“Servo a liberarti dalle cose che ti spaventano dentro di te. Il buio è lo schermo su cui proiettiamo il film dei fantasmi che ci disturbano dentro. Man mano che un cucciolo cresce e che i fantasmi diminuiscono, anche la paura del buio di solito diminuisce e poi passa, perché ognuno impara a vedere con gli occhi della mente che fanno luce anche nel buio più profondo.” E con un guizzo la prima paura scomparve nel canale.
“E la paura d’essere abbandonato?”
“Eccomi,” rispose una voce lontana che poco a poco si avvicinò “eccomi qua. Io esisto dal momento in cui un cucciolo nasce. Agli inizi è un piccolo essere che ha proprio bisogno di tutto, che deve essere accudito dai genitori, che anzi morrebbe se ne venisse separato, non potendo sopportare un cambiamento così brusco come quello di passare dal corpo protetto della madre o dal tepore di un uovo al freddo, al vento e alla pioggia. Però, man mano che passa il tempo, tutti i cuccioli imparano, a poco a poco, a conquistare la sicurezza che quando erano piccoli i genitori davano loro, altrimenti corrono il rischio di restare sempre indifesi e bisognosi di protezione. Il segreto più semplice ed efficace è questo: se un cucciolo si porta nella mente un papà e una mamma che lo proteggono, si sente lo stesso sicuro, anche se per un pochino se ne deve separare.”
E anche la paura d’essere abbandonato guizzò via lungo il canale e scomparve lontano.
Ora a Undi restava un ‘ultima possibilità: ci pensò e ripensò, ma gli era difficile decidersi, poi la curiosità prevalse: “Potrei sapere il nome di almeno una parte di voi?”. Forse il fatto di conoscere l’esistenza di tante paure, anche di quelle che lui non aveva incontrato, l’avrebbe aiutato a vincere le sue, pensava.
“Sì, di alcune lo puoi sapere, ma non di tutte, perché siamo troppe. Ascoltaci.”
E così, a poco a poco, dal canale si levarono una dopo l’altra tante voci che si inseguivano come quelle del vento sull’erba di primavera:
“Io sono la paura di perdere gli amici. “
“E io che i genitori si dividano.”
“E io che la mamma scappi di casa.”
“E io della droga.”
“Di essere rapito.”
“Di andare sotto le macchine.”
“Del terremoto.”
“Della fine del mondo.”
“Di essere povero.”
“Di essere bocciato.”
“Di non parlare più.”
“Dell’ospedale.”
“Che la mamma muoia.”
“Che io muoia.”
“Di non camminare più.”
“Che ci sia sempre la notte.”
“Che si spenga la luce.”
"Dei brutti sogni.”
“Di restare solo.”
“Che crolli la casa.”
“Della terza guerra mondiale.”
“Di andare ogni minuto al gabinetto.”
“Di diventare amico del diavolo.”
“Di andare all’inferno.”
“Di essere arrestato.”
“Di essere paralizzato su una sedia a rotelle.”
“Di essere accoltellato.”
“Di non essere amato.”
“Che gli altri non mi vogliano.”
“Che aumentino le tasse.”
“Di perdere i sensi.”
“Di non pensare più.”
“Di non poter più ridere.”
“Di morire di fame.”
“Di essere piccolo.”
“Della cassa integrazione.”
“Di essere licenziato.”
“Di essere sfrattato di casa.”
“Di andare per strada nudo per mancanza di soldi.”
“Di fare sempre la pipì a letto.”
“Che i miei genitori non mi vogliano più bene.”
“Dei ladri.”
“Di morire di sete.”
“Che si spezzi il cuore.”
“Di vivere.”
E a poco a poco le voci si allontanarono tanto che il coniglietto non le sentì più. Un pochino però si sentiva sollevato perché aveva scoperto che esistevano anche delle paure che lui non conosceva e che non aveva mai incontrato. E così continuò a camminare lungo il canale, finché gli sembrò di inciampare su una grossa pietra e si svegliò.
In realtà, muovendosi nel sonno, aveva sbattuto la testa contro la parete della tana, e si era svegliato. Fu allora che il coniglietto si rese conto che il suo viaggio era avvenuto in sogno. Si stirò un pochino, sbadigliò, si guardò in giro e si ritrovò tutto solo dentro la tana, ma questa volta non si spaventò tanto. Il vento non portava più il rumore dei tuoni e i suoi genitori e i fratellini erano usciti.
Undi decise di uscire anche lui e scoprì che il temporale era passato e la luce del sole era tornata a brillare sul bosco e su tutte le gocce di pioggia ferme sulle foglie.
Anche gli altri animali uscivano a godersi lo spettacolo. Tra poco cuccioli e anziani si sarebbero riuniti nello Spiazzo delle Sette Querce per raccontare le storie e ora anche lui aveva il suo sogno da regalare agli altri cuccioli perché anche loro imparassero il suo segreto.
Qualche paura era rimasta là, dentro al sogno, e il coniglietto ormai non la sentiva più. Le altre sapeva che le avrebbe potute incontrare e affrontare, giorno dopo giorno, proprio come era avvenuto nel suo sogno lungo il canale. Ma, soprattutto, di una cosa si rese conto stupito: che le paure non gli facevano più la stessa paura di prima.
Evidentemente, anche se non se n’era accorto, nel cammino lungo il canale aveva incontrato e superato la Paura della Paura".

mercoledì 28 luglio 2010

Largo ai giovani, anzi alle giovani donne!

Sono fermamente convinta che la Creatività viaggia sulle onde della fantasia e dell'entusiasmo e visitando il blog della cara Rosi Jo' il suo indirizzo è : http://rosijofarecon.blogspot.com/, ogni volta c'è da rimanere stupiti di quanti talenti sia ricca la sua bella famiglia.... nell'ultimo post si legge: martedì 27 Luglio un annuncio ufficciale: "Fiocco azzurro a casa di Rosi Jo'", vale la pena fare una visitina e scoprire di cosa si tratta...per i più pigri dò una piccola anticipazione!
La sua Elisabetta ha messo su un blog del tutto personale, io ho avuto la fortuna di conoscerla tra le pagine della sua cara mamma, dove ha dato qualche anticipazione della sua passione per le torte, decorazioni e creme variegate, ha fatto anche con genuina ironia e dolcezza, la modella per le creazioni che Rosi instancabilmente realizza con grande passione ed entusiasmo!Per quanto riguarda Elisabetta, bè, posso garantire che è un'artista dell'arte dolciaria....provare per credere....pur essendo giovanissima, ha già delle manine magiche che creano torte che sono opere d'arte, un vero peccato affondarci il coltello e farle a fette, ma chissà che bontà per il palato!!! Pare che la cara e bella fanciulla, non si lasci intimorire neanche dal salato, mio Dio ho l'acquolina in bocca....alt, devo darmi uno stop, sto svenendo per una crisi iperglicemica virtuale!
Il nome del suo blog è "IL DOLCE LO PORTO IO", l'indirizzo è : http://ildolceloportoio.blogspot.com/, peccato che non posso raggiungerla senza attraversare il mare....mannaggia...Come una piccola caccia al tesoro aggiungo stamattina 29/o7/10 un indizio carino carino che ho distrattamente dimenticato di aggiugere al mio post di presentazione per il blog di Elisabetta....guardate un po' la fanciulla dalle manine magiche!

Pare che si possa vincere qualcosa e per festeggiare il lieto evento ha pensato di fare un piccolo giveaway....e guarda caso, l'artefice del cuore di mare è la sua mamma Rosi!!!
Il candy scade il 15 Agosto, forza e coraggio, che aspettate a farle visita?

Ciao Eli, mille in bocca al lupo ancora e....largo ai giovani, mi sa tanto che è il tuo momento!!!!
Un abbraccio particolare alla tua mamma per il sostegno e l'incoraggiamento, sei fortunata ad avere una mamma come lei, complimenti per quel cuore di mare, inutile dire che vorrei poterlo almeno accarezzare con le mie mani......è bellissimo e entrambe sapete quanto adoro e mi fanno impazzire tutte le cose che mi ricordano il mare!
E per concludere un abbraccio grande come il mare per tutti, la foto è "rubata" da Rosi!!!



sabato 24 luglio 2010

Accarezzare un sogno!

Dopo aver scelto l'immagine che meglio mi rappresenta in questo preciso periodo, ho pensato che con questo titolo potevo chiudere brevemente questo post....ma non subito, non prima di...aver scelto l'Etichetta...pensa che ripensa...decido d'inserire il tutto alla voce "Donne"!
Per il genere femminile(almeno un certo numero), quando hanno/abbiamo in mente un progetto che ci appassiona e ci entusiasma, siamo solite dire "sto sognando di fare questo o quello....", i nostri compagni che appartengono al genere maschile invece sono soliti dire "sto programmando un piano....", in realtà gli uni e gli altri hanno lo stesso obiettivo , raggiungere un traguardo che può essere lavorativo, sociale o di altra natura.
Uffh, spero di non ingarbugliarmi nel ragionamento...
Semplificando, penso che la maggior parte delle donne (magari mi sbaglio!), quando desiderano realizzare qualcosa anche in campo lavorativo lo fanno con una certo trasporto che a volte sfiora il fantastico e oscilla tra il sogno e la realtà, si ricerca il lato emozionale e gratificante per arrivare a concretizzare quel progetto. Gli uomini sono più diretti e razionali, niente fronzoli e perdite di tempo, l'aspetto emozionale è un intralcio alla realizzazione del loro pensiero o livello da raggiungere. Con questo non voglio generalizzare nè nei confronti del genere femminile nè nei confronti del genere maschile, tutto è relativo e grazie a Dio discutibile, se ne può parlare!!!
Io, nel mio piccolo penso che in questi anni trascorsi fino ad oggi, comincio a intravedere in che tipo di "genere femminile" mi rispecchio, sicuramente sono un caos, sul più bello che credo di aver capito qualcosa di me stessa, ecco che inciampo e qualcosa mi dice che non avevo capito proprio niente. Posso solo affermare con un pizzico d'orgoglio che, nonostante tutto, mi piace mettermi ogni volta in discussione, anche se poco prima ci ho sbattutto con violenza il muso... Appena posso mi rialzo e riprendo il mio cammino, riprendo ad accarezzare il mio sogno, esattamente da dove si è interrotto, con tenacia e con coraggio.
Sicuramente non potrei fare nulla senza senza attingere la forza e la poesia che deriva dal sogno, in fondo anche il mio lavoro come Terapista e Psicomotricista con i bambini nasce ed è frutto di un sogno che risale molto indietro nel Tempo...dove passo dopo passo riscopro anche la bambina che c'è in me, ne conosco i lati più nascosti e che qualche volta il Tempo si porta via.
Non fa per me sgomitare per raggiungere prestigio o l'approvazione generale in ambito lavorativo o sociale, non amo fare le gare , le lotte o le sfide per avere posti d'onore, proprio lo non sopporto, preferisco coltivare in silenzio il mio sogno, piano piano, al riparo da chi potrebbe agire per non far nascere quel mio piccolo progetto.
Tutto questo giro di parole per dire che il corso fatto a Rimini di specializzazione in Movimento Creativo è stato stupendo e ha soddisfatto le mie aspettative in pieno! Ora continuerò con la mia cara amica "Pallina" a studiare e prepararmi, presto il mio e il suo sogno si realizzerà....ci attende un periodo fantastico....lavorare con gruppi di bambini e mettere in pratica quello che insieme abbiamo sperimentato su di noi.....perchè mai come con la Danza Movimento Terapia(Laban), mi sono sentita libera di esprimermi e ascoltare le mie emozioni, riconoscerle e guardarle negli occhi e talvolta commuovermi fino alle lacrime! Sssssstttt....non ditelo a nessuno, ma l'ultimo giorno del corso, mentre ballavo mi sono sentita come una bellissima farfalla(magari....) ed il mio corpo, come in una magica favola , si muoveva con armonia e leggerezza, tanto che avrei desiderato sdoppiarmi per vedere quella danza!!!
Intanto continuo ad accarezzare il mio sogno....a presto, vi abbraccio tutti!


sabato 3 luglio 2010

Luglio, arrivo!


Premetto che questo non sarà un post nel vero senso del termine, bensì un caotico inno di benvenuto al mese di luglio che finalmente apre le porte all'Estate, niente di meglio di un bel tappeto di velluto rosso per aprire le danze e accoglierlo con gioia, ah, le danze, la danza...questo termine ricorrere nei miei pensieri sempre di più, è tutto un ritmo incalzante che si mescola con le sensazioni che risiedono nel sogno più che nella realtà, questo tappeto ha una tinta brillante, la più brillante che ci sia in circolazione, quasi impossibile definirla e catalogarla tanto è dirompente l'ondata di emozione che sta generando l'imminente progetto, vedi post precedente...che caos..., fuori, dentro la mia testa e nel mio cuore...
Per chi non ama questo colore, chiedo scusa ma oggi per me va così! Vedo, sento ROSSO! Questo colore diventa, più si avvicina la data della mia partenza, ancora più prorompente e deciso, forte e sicuro, a tratti fluttuante e a tratti impalpabile come i petali dei papaveri che vestono i campi in questi mesi estivi, ribelli e audaci, per certi versi selvatici, quel colore s'insinua tra i miei pensieri come fanno i papaveri tra i fili d'erba color oro paglierino dei campi arsi dal sole estivo, confusamente unisco frammenti persi nel tempo e che si ricollegano a ricordi infantili quando alla fine dell'anno scolastico, era una gioia passeggiare in campagna per riempire le mani di quel colore rosso fuoco.
Rosso lacca, rosso brillante o rosso opaco?
La brillantezza conferisce ai colori sfumature e definizioni diverse, un colore opaco trasmette volumi e profondità differenti, i contrasti sono più netti e cupi, mi chiedo se un cuore felice o innamorato potrebbe sopportare il rosso opaco? Direi che non sarebbe proprio la stessa cosa, intanto continuo la carrellata di immagini e trovo che questo cuore-salvadanaio è proprio una bella e simpatica metafora, niente più del nostro cuore è in grado di accogliere e custodire e far crescere e moltiplicare ricchezze inattaccabili dal tempo e dalla cupidigia umana! Ma alle volte chiudiamo l'accesso e tiriamo su muri e confini...Ci sono poi i sentimenti che si annidano tra le piegne del cuore, a volte confondono e stordiscono la mente, qualche volta portano fuori strada e altre volte ci riportano miracolosamente in carreggiata facendoci uscire dal letargo delle emozioni, facendoci sentire ancora una volta il sapore della vita. Chi può dire se alcuni sentimenti del cuore sono giusti o ingiusti? Chi mai potrà indossare la toga rossa dei giudici per definire o valutare, magari condannare i sentimenti altrui senza aver fatto prima un'attenta valutazione della propria vita prima ancora di essersi calato nei panni altrui ed immedesimato nell'altra persona?
La vita insegna che non bisogna mai fermarsi o accontentarsi di guardare solo con gli occhi, bisogna avere il coraggio di andare in profondità, scavare con le mani dentro se stessi per trovare risposte alle proprie inquietudini e insoddisfazioni che spesso distorcono la realtà e rendono tutto insopportabile e inacettabile.Mi piace il rosso perchè caratterizza la passione, è un colore caldo e irruento, impulsivo a tratti violento, rosso è il sangue che genera e alimenta una nuova vita, ma rosse sono anche le ferite mortali, tuttavia il rosso veste ogni cosa di bello, tenace e duraturo, a cominciare dalle cose più semplici e per molti insignificanti o prive di contenuto, esattamente come un frutto estivo che adoro fin da piccola, l'anguria, che ghiacciata al punto giusto disseta e ristora, appaga e riempie lo stomaco e il palato!
Ci sono frutti e frutti, speriamo solo di non arrivare, metaforicamente parlando...alla frutta...Capita a tutti di sentire la stanchezza di un anno di fatiche e di routine, di corri-corri e di sovraccarico di responsabilità familiari e/o lavorative! Adoro l'estate perchè permette di (anche se per poco tempo...) di staccare la spina, di allentare tensioni, permette di sognare e sperare d'intraprendere nuove strade...
Intanto il mio sguardo viene distratto dal piatto della frutta, quasi quasi allungo la mano e prendo un paio di ciliegie! Gnam, gnam, ma questo post è tutto da ridere...
Un bel sorriso è proprio quello che ci vuole per andare incontro al mio tanto atteso Luglio!!!
Sempre di più sono convinta che il sorriso è la manifestazione di un dono speciale, non tutti possiedono questo privilegio, io stessa talvolta faccio fatica a offrire sorrisi nuovi e contagiosi...Non tutti sono consapevoli che un sorriso disarma più di tanti ragionamenti logici e razionali! Sorridere è un'Arte, intendo quel sorriso che nasce dal cuore e che fa brillareancor prima gli occhi e che rivela tutto il suo amore e la sua innata natura, puramente genuina e inconfondibile!
Nel mio lavoro incontro spesso sorrisi, ne ho trovato di tutti i generi...ma più di tutti, porto con me come un sigillo quello di un folle per amore, parlo del sorriso di P. Adams....chi non ha avuto modo di sentirlo nominare almeno una volta? Io ho avuto la fortuna (ma vedi un po' tu quanto è sfacciata...)di conoscerlo nella mia città diversi anni fa, durante una tappa del suo instancabile "viaggio" d'amore tra le persone di ogni nazionalità, sesso, religione e malattia...Per lui la malattia non rappresenta un ostacolo alla felicità, anzi...è l'anticamera per apprezzare maggiormente la vita e i suoi frutti, ma Lui è una persona fortemente carismatica e che fa venire i brividi quando ti passa accanto o lo senti parlare della sua esperienza!
Ma a proposito di rossi, mi riferisco ai suoi amici clown, quelli che indossano un naso rosso e si fanno chiamare "Dott. Polpetta" pittosto che...sono fantasiosi volontari che affiancano persone meno fortunate di noi, si avvicinano dove ci sono bambini o anziani, dove il tempo non conta...li puoi incrociare tra le corsie di un reparto pediatrico o tra i corridoi e le stanze
di una casa per anziani, dove più c'è bisogno di una parola d'incoraggiamento o di un sorriso a 360 gradi e in modo del tutto gratuito!
Non posso dimenticare che un paio di mesi fa sono "piombate" nel Centro dove lavoro, due clown-dottoresse , dovevate vedere gli effetti prodigiosi delle loro "medicine"sui bambini e sui loro genitori estasiati per la novità e per l'ondata benefica di palloncini colorati e allegria, gli effetti sono ancora presenti nei piccoli....
Temo che mi sto dilungando un po' troppo...ok, tento di concludere....ma che fatica!
Faccio un brindisi virtuale in vostra compagnia, con un bel bicchiere di vino rosso,dal gusto fruttato e corposo, lievemente frizzante e piacevolmente profumato!Se continuo così non chiudo più questo post....qualcuno stacchi la spina da questo post......
Ok, apriamo il sipario su Luglio, Buon relax e Buone vacanze a chi è già in ferie, bacioni !!!

mercoledì 30 giugno 2010

Una stella di buon auspicio!

Il Tempo incalza e l'Estate ha voglia di entrare in scena, finalmente sembra essere arrivata e con il caldo c'è la corsa per le ferie e per chi puo' programmare di staccare la spina dalla solita routine è tempo di viaggi e fine settimana spensierati al mare o in montagna!
Solo ieri è arrivata per me la tanto sospirata conferma...per ora una settimana di ferie dal 5 al 12 Luglio, ho fatto il biglietto aereo e volerò con la mia amica Pallina Corallina a Rimini per un Corso di specializzazione in Movimento Creativo per lavorare con le bambine(ma è un sogno!), si tratta di una specialità legata ad un percorso personale di Danza Terapia Movimento sec. il metodo Laban, iniziato e durato più di un anno nella mia città con la stessa docente.
Ancora non ci credo........aiuto!!!!
Le altre briciole di ferie saranno ad Agosto....due settimane dopo Ferragosto da trascorrere con mia madre....ma niente in confronto alla montagna di ferie residue!
Questo è un post che entra nell'etichetta "Amicizia", anche se risente della stanchezza accumulata in questi giorni, settimane per non dire mesi...ma purtroppo siamo tutti nella stessa barca, tentiamo di non affondare e soprattutto di far leva sulla forza che attingiamo dall' Amicizia, per me fatta sempre di più non di grandi numeri ma di qualità e sostanza!
Non mi stancherò mai di ringraziare tutti voi per l'affetto che mi dimostrate, ma permettetemi stasera di indirizzare il mio speciale GRAZIE a lla mia amica (non virtuale!!!) Lally e alle sue TRE dolcissime piccole donne: Francy, Fede e Cry-Cry!!!!!!!!!!!
Stasera ho passato con loro una bellissima serata, abbiamo passeggiato nel porticciolo tra le barche e il profumo del mare, anche Dylan ha goduto e fatto il pieno di coccole e complimenti da parte di chiunque comportandosi in modo davvero stupefacente, persino quel gelato comprato quasi in riva al mare mi è sembrato ancora più buono!
Sono sicura che le mie piccole donne quando vedranno l'immagine del post saranno felici....Che dire poi della simpatia di quella bambina dalla carnagione chiara e capelli color paglia di fieno, dall'accento misto tra il genovese, il francese e l'inglese, in fondo ha voluto farvi un regalo pescando granchietti e conchigliette con la sua retina tra i vostri sguardi stupiti e incuriositi, mentre Dyaln faceva amicizia con i suoi cagnolini più abituati alla vita di barca e di mare che alla terraferma! E' stato poi divertente vederla correre felice con la sua retina verso di noi quando ha pescato quella stella marina e tu , la più piccola tra noi donne...Cry-Cry che ridevi ma perchè volevi mascherare quell'emozione strana tra la meraviglia e quella specie di paura di tenere quella stellina sul palmo della tua manina, per vedere e sentire come si muoveva, perchè assolutamente viva!
Dal momento che stasera è stata una serata magica, saluto Giugno che va via e a voi care piccole donne regalo l'immagine della stella marina scattata con il mio cellulare, augurandovi che possiate gustare sempre di più il dono dell'Amicizia e della riconoscenza verso la vita, perchè non c'è niente di più grande e meraviglioso, anche e forse soprattutto, quando sembra che le forze e l'entusiasmo vacillano, un abbraccio immenso e...
Buone e spensierate vacanze a TUTTI-TUTTI-TUTTI!!!!
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martedì 15 giugno 2010

Ed ecco a voi...

Qualche foto scattata con la mia Canon, in primo piano si può ammirare della buonissima frutta, no non voglio usare la metafora della frutta per dirvi a che punto sto arrivando in questi giorni....
Adagiata in bella mostra ho sistemato la frutta, ma attenzione c'è un trucco, osservate bene...mi riferisco all'autenticità di quello che gli occhi possono vedere e cosa invece sono in grado di nascondere o bleffare, bene bene, qualcuno ha osservato che c'è una tovaglia candida, finemente ricamata e fin qui niente di straordinario, è di mia madre e riporta tutta una serie di ricami antichi, e allora? Bè c'è anche una farfallina e se non vi piace quest' inquadratura mmmmh, bene, aspettate un po'....un attimo di pazienza e...Ecco un bel primo piano, una pesca dall'aspetto vellutato, delle ciliegie rosso fuoco che fanno venire l'acquolina in bocca, acc....mi direte che insisto un po' troppo con la frutta eh?
Ebbene si, soprattutto perchè mi piacciono questi colori per creare uno sfondo simpatico per accompagnare quello che vorrei dirvi! Ma prima ancora qualche foto....adoro i pacchetti che si aprono come le matriosche dove la Fata ha infilato sapientemente messaggi d'amicizia e petali di rose da gutare in tazze di tè!
Mai fermarsi in superficie e alle apparenze, è il mio pensiero fisso anche perchè è così terribilmente stimolante andare fino in fondo, scavare, frugare, cercare, scoprire e quando meno te l'aspetti possono arrivare fantastiche sorprese e una pioggia di bislacche emozioni che colora e rende più viva l'Amicizia tra le persone, con tanta tanta tenerezza da tenere dentro il cuore!Avrete notato che la frutta comincia ad assumere connotati ben diversi! Guardandola bene si riconosce che, anche se luccica come spesso succede con certe marche di oro...., è fintaaaaaa, in questo caso è di pura porcellana!!!
Ma vediamo se c'è ancora qualche foto....Ora è tutto più chiaro, anche nel mondo del web si possono distinguere le differenze, i particolari, le sfumature, i trabocchetti. Non è vero che in questo pazzo mondo tutto è finto e fasullo, artefatto e difficilmente smascherabile, i falsi d'Autore ci sono e si nascondono ad ogni angolo del web come nella vita reale di tutti i giorni, alcuni si sentono forti dell'anonimato o di un nick name apparentemente innocuo, bisogna avere sempre gli occhi ben aperti e un pizzico di fortuna che non guasta mai !
In riferimento alla dea bendata e io la sto incontrando spesso sulle strade virtuali , attraverso i blog di tutti voi. In particolare mi ha baciata per ben due volte in modo straordinario! Quello che è ancora più stupefacente è che l'Amicizia, per intenderci quella con la lettera maiuscola, leale e genuina, quella appunto che sto toccando con mano, può giungere anche percorrendo le impervie e buie strade e vie virtuali, fino a manifestarsi e rivelarsi con gesti incredibilmente concreti e reali. Oserei dire che ho avuto una fortuna sfacciata....qualcuna ha detto simpaticamente che ho avuto una botta di ....
Un grazie particolare e un rinnovato e affettuosissimo abbraccio di Amicizia alla cara e insostituibile Amica, raffinata e travolgente creativa Rosì Jo' per la sua farfallina, vera al 100%, che ho avuto in dono da lei e che mi accompagna sempre col suo fruscio affettuoso e instancabile, perchè non perda mai la forza per credere nei sogni , ricercare e alimentare in me e negli altri il sorriso!!!
Un immenso abbraccio anche alla cara Amica Cathy in arte Fata Bislacca, perchè non smette mai di sorprendermi, divertirmi ma anche commuovermi come una bambina per la sua allegria dirompente e la sua creatività giocosa, sempre nuova e frizzante!!!
Un grazie di cuore anche a te Fatina, sappi che il tuo bracciale è un vero gioiello(mi piace tantissimo!!!), anzi dal vero mi piace ancora di più e ti assicuro che(senza falsa modestia), sta benissimo al mio polso, che meraviglia quando prenderò finalmente un po' di tintarella, tempo permettendo!!!
A chi passerà per questo post un abbraccio per aver condiviso con me questi miei stati d'animo di gioia allo stato puro!!!