Ci siamo, è giunto il tempo per quel mare affinchè taccia e plachi la sua voce, la sua rabbia e le sue domande, il mio sguardo è ancora incredulo per la velocità della sua trasformazione, tutto appare ora immerso in uno scenario diverso, quasi stravolto e mutato a cominciare dai colori al rumore, la luce avvolge ogni cosa con sfumature differenti, persino il profumo della sabbia umida è più persistente e pungente, il movimento lento e pacato delle sue onde appaiono come fluttuanti melodie che si muovono in un'armonia ritrovata e persa nei tempi precedenti .
Settembre giunge a termine e tra non molto saluta il suo mare e dà il benvenuto al nuovo scenario, perchè puntuale si accinge ad indossare abiti dai riflessi più cupi e introversi, ama adornarsi di nuove conchiglie e stelle per far sognare chi crede ancora nella vita, in lontananza volano liberi senza alcun vincolo i gabbiani, stridono e si rincorrono nella ricerca affannosa di cibo e io ripercorro e lascio scorrere gli ultimi ricordi, tutti uno ad uno, evitando e sorvolando su quelli dolorosi, come quando si schivano le onde e gli spruzzi marini perchè la temperatura dell'acqua è troppo fredda e non invoglia al contatto, scanso e allontano gli abissi freddi mentre ricerco la mia nuova luce e un nuovo percorso lungo l'orizzonte, ancora incerto e nascosto, in questo nuovo mare di Settembre che si presenta come palcoscenico e preludio di una nuova stagione, alleato e ispiratore di nuove sensazioni, inizio di un'Autunno tuttavia capriccioso e già fin troppo piovoso, cerco e guardo lontano per ritrovare me stessa e forse comincio a scorgerla! Forse è lei cioè io.
Settembre giunge a termine e tra non molto saluta il suo mare e dà il benvenuto al nuovo scenario, perchè puntuale si accinge ad indossare abiti dai riflessi più cupi e introversi, ama adornarsi di nuove conchiglie e stelle per far sognare chi crede ancora nella vita, in lontananza volano liberi senza alcun vincolo i gabbiani, stridono e si rincorrono nella ricerca affannosa di cibo e io ripercorro e lascio scorrere gli ultimi ricordi, tutti uno ad uno, evitando e sorvolando su quelli dolorosi, come quando si schivano le onde e gli spruzzi marini perchè la temperatura dell'acqua è troppo fredda e non invoglia al contatto, scanso e allontano gli abissi freddi mentre ricerco la mia nuova luce e un nuovo percorso lungo l'orizzonte, ancora incerto e nascosto, in questo nuovo mare di Settembre che si presenta come palcoscenico e preludio di una nuova stagione, alleato e ispiratore di nuove sensazioni, inizio di un'Autunno tuttavia capriccioso e già fin troppo piovoso, cerco e guardo lontano per ritrovare me stessa e forse comincio a scorgerla! Forse è lei cioè io.